rassegna stampa roma

Verre: «Aspetto Viviani a Genova»

(Il Romanista – V.Meta) – L’ultima volta che ha passato una serata con la prima squadra era ancora estate e la sua prima con i grandi strappava i pochi applausi di un Olimpico più propenso ai fischi.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) - L’ultima volta che ha passato una serata con la prima squadra era ancora estate e la sua prima con i grandi strappava i pochi applausi di un Olimpico più propenso ai fischi.

Tre mesi dopo la notte con lo Slovan Valerio Verre ha ritrovato i compagni d’inizio stagione, non in campo ma nel suggestivo spazio del Maxxi che ha ospitato la cena di Natale organizzata dalla società. Camicia azzurra, giacca scura - look perfetto per una festa dei diciott’anni che compirà tra meno di un mese -, Verre si è presentato ai microfoni di Sky con un sorriso mandato avanti dalla timidezza per parlare dell’esperienza (per quanto non più recentissima) con la Roma di Luis Enrique: "Fare il ritiro e allenarmi accanto a giocatori come Totti e De Rossi è stato bellissimo, il massimo per uno come me, romano e romanista». Talmente romanista Valerio da non aver voglia di festeggiare nemmeno dopo il debutto in Europa League perché l’amarezza della serataccia con lo Slovan aveva preso il sopravvento pure sull’emozione". (...)

Gli manca solo il gol, quello che l’anno scorso sfiorò clamorosamente nella finale scudetto con il Varese, visto che quanto a titoli il suo è un curriculum impressionante per un diciassettenne: «Sono stati due anni bellissimi: giocare sotto età e vincere due scudetti è stato fantastico. Il tricolore con la prima squadra? Ma è ancora presto! Credo che quest’anno sarà difficile, però in futuro "scudetto" è una parola che in futuro sentiremo spesso». Intanto lunedì ha guardato il compagno di reparto Viviani esordire in Serie A contro la Juve: «Federico ha realizzato il sogno di tutti noi ragazzi - sorride Valerio -. Giocare con la prima nella Roma all’Olimpico e di fronte a un pubblico così numeroso...sono veramente felice per lui. Gli ho mandato un messaggio per fargli i complimenti, non era mica facile esordire in una partita come quella, lui ce l’ha fatta ed è stato bravissimo. Se arriverà anche il mio momento? Beh, lo spero». (...)