rassegna stampa roma

Ventura: Lui ha studiato il mio Bari? Allora è grande anche perché umile

(Corriere dello Sport – F..SMplendore) – E’ il tecnico del momento, è uno stu­dioso di calcio. E ha studiato anche i colleghi italiani.

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(Corriere dello Sport - F..SMplendore) - E’ il tecnico del momento, è uno stu­dioso di calcio. E ha studiato anche i colleghi italiani.

In particolare uno, Giampiero Ventura. Villas Boas raccon­tato a Radio Radio dal collega portoghe­se di Radio Renascença, Silvio Veira, è rimasto colpito dal collega italiano. «Sì, quest’anno il tecnico del Porto ha parla­to spesso e bene del Bari di Ventura». Non che la cosa meravigli: perché finché ha giocato il Bari ha fatto vedere ottime cose, nella scorsa stagione persino stra­bilianti. E allora giriamo i complimenti al diretto interessato, Giampiero Ventura. Parliamo di Villas Boas? Ha studiato il suo Bari lo sapeva? «Per la verità no, l’ho saputo ieri, un giorno dopo. Beh, innega­bile che mi abbia fatto piacere. E’ un bel gesto, un bagno di umiltà che fa molto onore ad un grande che ha appena alza­to la Coppa e che gratifica un collega che di grande non ha fatto niente» . Allora l’omaggio al bagno di umiltà è anche per Ventura, che proprio niente non ha fatto. Il suo Bari, soprattutto l’anno scorso, ha raccolto numeri e con­sensi da prima della classe. «E sincera­mente credo che fosse quello il Bari a cui si è riferito Villas Boas. Immagino che lui possa aver visto le due partite contro l’Inter de lsuo maestro Mourin­ho. Beh, lì tra andata e ritorno facemmo davvero bene. Soprattutto all’andata, l’Inter cambiò assetto quattro volte e noi ci risistemammo in ogni circostan­za neutralizzandoli. Anche Conte, che ora allenerà la Juventus, ha detto più volte di essersi ispirato al mio 4-4-2: so­no attestati che fanno piacere. Così co­me devo dire che trovare un Bari alle­nato da lui mi ha agevolato il compito» . Per ragioni personali non è riuscito a vedere la finale di Europa League, lo fa­rà appena tornato a casa. Ma questo omaggio alla scuola italiana da parte di un tecnico straniero sulla cresta dell’on­da, fa bene a tutto il movimento: «E’ co­sì, perché certe volte siamo troppo este­rofili. Non mi riferisco a Villas Boas che merita tutta l’attenzione, ma ad un cer­to malcostume nell’andare anche alla ricerca per forza di tecnici giovani, sen­za pensare che nel calcio non conta l’età anagrafica di chi allena, ma la for­za giovane e rivoluzionaria delle idee che uno ha» . Così parlò Ventura: l’arte­fice in campo, un anno fa, del Bari del­le meraviglie, con la migliore difesa d’Europa, con gli schemi offensivi stu­diati da tutti, con i complimenti di Vil­las Boas, è senza squadra. Stranezze del calcio.