rassegna stampa roma

Venti mesi di intrecci comunicati e smentite

(Corriere dello Sport) – La famiglia Sensi, Unicredit, gli americani. Giorno dopo giorno le tappe e i protagonisti della vicenda societaria giallorossa.

Redazione

(Corriere dello Sport) - La famiglia Sensi, Unicredit, gli americani. Giorno dopo giorno le tappe e i protagonisti della vicenda societaria giallorossa.

28 maggio 2009 - Rosella, Silvia e Maria Cristina Sensi vengono convocate dal dot­tor Paolo Fiorentino, numero due di Uni­credit. La banca chiede garanzie per il rientro dal debito dopo il mancato paga­mento della prima rata prevista ( circa 130 milioni di euro). 16 settembre 2009 - Unicredit pignora due alberghi di proprietà della famiglia Sensi, il « Filippo II » all’Argentario e il «Sunbay Park Hotel » a Civitavecchia. 4 novembre 2009 – Per Italpetroli« i pi­gnoramenti dei due alberghi sono frutto di un’azione tanto illegittima quanto abu­siva » . 18 novembre 2009 - Unicredit cita in tri­bunale il gruppo Italpetroli per ottenere la nullità o l’annullamento del bilancio 2008 della holding della famiglia Sensi. 19 novembre 2009 - Con una conferenza stampa, Rosella Sensi passa al contrattac­co. « Italpetroli non è sull’orlo del falli­mento, è ingiustificato l’atto di impugna­re il bilancio » .3 giugno 2010 - Alla vigilia della prima udienza dell’arbitrato, il gruppo Italpetro­li definisce «destituite di fondamento» le indiscrezioni di stampa su un possibile fallimento dell’azienda facente capo alla famiglia Sensi. 23 giugno 2010 - Dopo tre ore di faccia a faccia nello studio privato del professor Cesare Ruperto, nel corso del quale ven­gono avanzate diverse ipotesi di concilia­zione, le parti decidono di rincontrarsi il 5 luglio. 5 luglio 2010 - L’incontro tra le parti si ri­solve in un nuovo rinvio questa volta fis­sato per l’ 8 luglio. 8 luglio 2010 - Italpetroli e Unicredit tro­vano l’intesa. Secondo l’accordo firmato dalle due parti verrà data vita a una New­co (poi effettivamente mai creata), socie­tà che deve controllare la Roma e proce­dere alla vendita. Nel frattempo la socie­tà continua a essere formalmente guida­ta da Rosella Sensi. Autunno 2010 - Il gruppo Unicredit dà mandato a Rothschild per l’individuazio­ne di acquirenti della società. 30 novembre 2010 - Viene fissata la «short list», il termine ultimo entro il qua­le i soggetti interessati devono presenta­re un’offerta vincolante. I termini verran­no poi spostati al 31 gennaio 2011. 24 gennaio 2011 - Rappresentanti di Uni­credit volano a New York per trattare la cessione della quota di maggioranza di As Roma. 25 gennaio 2011 - Il nome a capo della cordata americana è quello dell’impren­ditore italo- americano Thomas DiBene­detto. 28 gennaio 2011 – I manager di Unicredit rientrano dagli Stati Uniti con un memo­randum di intesa. 29 gennaio 2011 – Angelucci fa sapere di voler presentare un’offerta vincolante. 31 gennaio 2011 – E’ il giorno delle offer­te vincolanti. Sul tavolo dell’advisor Ro­thschild ne arrivano cinque: quella del gruppo americano capeggiato da DiBene­detto, quella di Giampaolo Angelucci, quella attribuita ad un gruppo imprendi­toriale francese e una a un fondo misto arabo-americano. La sorpresa però è rap­presentata dalla notizia che anche il fon­do Aabar avrebbe presentato un’offerta. 2 febbraio 2011 – Arriva la smentita uffi­ciale  del fondo Aabar. 3 febbraio 2011 – Alle 14 Rothschild, Uni­credit e i vertici di Roma 2000 si riuni­scono per valutare le cinque offerte vin­colanti, confermate in mattinata da un co­municato congiunto di Italpetroli e Uni­credit.