rassegna stampa roma

Unicredit: C’è una short list per la Roma

(Corriere dello sport – G.D’Ubaldo) – Mancano undici giorni al ter­mine per la presentazione delle offerte vincolanti per la Roma e c’è ancora grande incertezza sul futuro del club.

Redazione

(Corriere dello sport – G.D’Ubaldo) - Mancano undici giorni al ter­mine per la presentazione delle offerte vincolanti per la Roma e c’è ancora grande incertezza sul futuro del club.

Ieri Federico Ghizzoni, il successore di Alessandro Profumo alla guida di Uni­credit, ha risposto in me­rito alla cessione della so­cietà a margine dell'ese­cutivo Abi:« Gli advisor stanno lavorando intensa­mente e c’è una short list ristretta di investitori. Non guarderemo solo al prezzo, ma anche al futu­ro della squadra. Quindi alla qualità dell'investitore. Speriamo in qualche novità» . Ghizzoni non ha vo­luto aggiungere altro. Tra i potenziali compratori della Roma ci sarebbe un gruppo di investitori statunitensi e si ipotizza un nuovo viaggio negli Stati Uniti da parte dei manager della banca. Già è stato una volta Peluso, accompa­gnato da Daffina, di Rothschild. L’udienza arbitrale è stata fissata già dai primi di ottobre per lunedì prossi­mo. Era stato scelto un rinvio così lun­go perchè gli avvocati della banca e Pe­luso davano per scontato che per questa data la cessione della Roma fosse stata già archiviata. Lunedì, da­vanti al professor Ruper­to, chiederanno un altro rinvio, che potrebbe esse­re altrettanto lungo. AMERICANI - I manager del­la banca stanno lavorando su un’ipotesi di soluzione americana, ancora avvol­ta nel mistero. Al momento l’unico po­tenziale acquirente che ha manifestato l’intenzione di arrivare all’offerta vin­colante è Gianpaolo Angelucci, dispo­sto a rilanciare di poco rispetto alla pri­ma offerta, che è stata di 86 milioni. De­gli americani si sa poco o niente. Si sa che si sono affidati a un noto studio le­gale romano e che hanno preso un pri­mo contatto in videoconferenza con i di­rigenti della Roma che si occupano di numeri e hanno chiesto documenti. L’offferta iniziale di Angelucci è consi­derata dalla banca inaccettabile, per questo i manager della banca stanno fa­cendo di tutto per capire la reale consistenza del gruppo americano, spe­rando nel frattempo di far alzare il prezzo all’im­prenditore romano, alme­no fino a cento, centodieci milioni. Esattamente nove giorni fa gli avvocati di Angelucci hanno incon­trato quelli di Unicredit (complessiva­mente hanno partecipato dodici perso­ne all’incontro), per avere un quadro completo della situazione ed arrivare all’offerta definitiva, che dovrebbe es­sere presentata la prossima settimana. Contestualmente sarà predisposto il piano industriale. L’offerta definitiva di Angelucci sarà mirata solo ed esclusi­vamente allo sviluppo della società. UDIENZA ARBITRALE - Lunedì da Ruperto si presenteranno solo gli avvocati delle parti, per arrivare a un nuovo rinvio, che potrebbe portare la famiglia Sensi a gestire la Roma fino a giugno, con la speranza che nel frattempo si trovi una soluzione che eviti di svendere la società di cal­cio. Probabilmente la banca non ha centrato la strategia già dalla scorsa estate. In questa situazio­ne il presidente Rosella Sensi cerca di mandare avanti la socie­tà con una presenza fattiva, come è pre­visto dal contratto. Non ci sono attriti con la banca, ma anche il massimo diri­gente della Roma brancola nel buio co­me tutti, non sa cosa succederà domani e le informazioni che riceve sullo stato delle trattative sono abbastanza vaghe.