rassegna stampa roma

Una trattativa lampo: firme entro febbraio

(Corriere dello Sport-P.Torri) Si dice, si mormora, si sussurra che tutto stia filando liscio come l’olio. Tutti sareb­bero d’accordo sul futuro americano della Ro­ma. Anzi no. Perché la dottoressa Rosella Sen­si pare che non sia troppo...

Redazione

(Corriere dello Sport-P.Torri) Si dice, si mormora, si sussurra che tutto stia filando liscio come l’olio. Tutti sareb­bero d’accordo sul futuro americano della Ro­ma. Anzi no. Perché la dottoressa Rosella Sen­si pare che non sia troppo con­vinta della scelta caduta sulla cordata americana

capitanata da mister Thomas DiBenedetto che se arriverà a dama concluderà l’era Sensi dopo quasi diciotto anni di monopolio. Non sarebbe d’accordo più che altro per una questione di prezzo. Non voglia­mo credere che l’insoddisfazio­ne dell’attuale presidente della Roma, sia de­terminata dal fatto che, pure con l’offerta de­gli uomini born in Usa, non ci sarà nessun cin­que per cento (sopra i cento milioni) per Ital­petroli. Del resto le altre offerte che sono sta­te presentate erano tutte inferiori ( alcune largamente) come cash, quindi c’è poco da fa­re. Forse l’insoddisfazione è determinata da qualche ricordo, come soprattutto i 283 milio­ni del fondo di George Soros o, pure, dai 201 di Vinicio Fioranelli, poi rivelatosi, anche a Ital­petroli che con l’agente Fifa italo-svizzero ha trattato per mesi, un truffatore, almeno a dar retta al mandato di cattura (eseguito) partito dalla Procura di Roma. Ma torniamo al presente. C’è solo da attendere, massimo una settimana, poi si dovrebbe pas­sare alla fase in esclusiva che si concluderà con la cessione della società giallorossa a mister Di­ Benedetto e soci. Ieri ci dicono che il possibile nuovo presiden­te della Roma, ha seguito in di­retta la partita di San Siro, insie­me ad alcuni dei soci che lo affiancheranno nell’avventura romana. In questa settimana dall’altra parte dell’Atlantico è previsto l’invio delle ulteriori integrazioni richieste da Unicre­dit. Integrazioni che riguardano anche un det­tagliato identikit degli altri quattro soci. Il tut­to dovrebbe arrivare entro la fine di questa set­timana e, quindi, c’è da supporre che solo al­l’inizio della prossima, si passerà alla fase con­clusiva di tutta l’operazione. Una volta arriva­te le risposte richieste, una fase in cui tutto si può fare via mail, ci sarà bisogno che le parti tornino a incontrarsi se non altro per mettere materialmente le firme. Non è stato ancora fis­sato dove, ma tutto fa ritenere che il momento del brindisi sarà nella capitale con mister Di-Benedetto che si presenterà ( probabilmente entro la fine di questo mese) per la prima vol­ta nel ruolo di nuovo presidente della Roma. A quel punto mancheranno un paio di obblighi, cioè la richiesta di autorizzazione all’antitrust e, soprattutto, il lancio dell’Opa per il trentatrè per cento in Borsa della società giallorossa. Sempre che non compaia qualche altro ara­bo con un cammello a tre gobbe, l’iter è parti­to ed è destinato a concludersi entro il mese di aprile (anche se le firme ci saranno prima). In pratica quasi in coincidenza con la conclusio­ne della stagione agonistica. I tifosi gialloros­si pare che abbiano gradito. Mai viste tante bandiere americane in giro. Pure qui, a San Si­ro, ieri sera. Lo zio americano piace e convin­ce.