(Il Romanista - B.De Vecchi) Il titolo, riprendendo quello di un film abbastanza divertente con Jim Carrey, potrebbe essere "Una settimana da Dio".
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Una settimana da Di… Benedetto
(Il Romanista – B.De Vecchi) Il titolo, riprendendo quello di un film abbastanza divertente con Jim Carrey, potrebbe essere “Una settimana da Dio”.
O da DiBenedetto. Che il sacro e il profano quando parliamo di Roma si confondono spesso lo dimostra pure un’altra coincidenza: ieri il Papa durante l’Angelus recitato da Castelgandolfo ha voluto sottolineare che oggi è la festa di san Benedetto, patrono d’Europa.
Più laicamente oggi comincia la settimana in cui dalle non più lontane Americhe arriverà DiBenedetto per guidare un un’altra comunità di fedeli (anche se non mancano gli eretici). Oggi cominciano i giorni che passeranno alla storia nella storia della Roma: quelli del varo della Roma americana, che il 13 si radunerà al Fulvio Bernardini di Trigoria (Roma Sud Ovest), il 15 volerà in Alto Adige (Italia Nord) e il 14 si stringerà attorno all’uomo che ha voluto tutto questo: Thomas Richard DiBenedetto da Boston.
Una settimana fatta di tre giorni per la morte dei dubbi, la resurrezione di ogni spirito romanista e la proclamazione di una nuova era che sia gli imprenditori americani, sia gli uomini che loro hanno scelto, pensato, voluto, hanno definito "rivoluzionaria", una presa della Bastiglia del pallone italiano.
Un altro – ben più importante – 14 luglio. La nuova era della Roma in verità è già iniziata: ieri pomeriggio in contatto col suo quartier generale romano ha messo a punto il programma del suo arrivo nella capitale - previsto per il 13 - per una conferenza che prevede il tutto esaurito fra stampa nostrana, italiana ed estera. Sarà un avvenimento. Ieri nella serata si è ristudiato il programma (potrebbe essere allestita una tenso struttura simile a quella in cui fu presentato il nuovo stadio), questa mattina saranno definiti gli orari. È pressoché certo che Luis Enrique sarà presentato in un’altra data da DiBenedetto. L’asturiano (benedetto e augurale sia pure il successo in maglia rossa del conterraneo Alonso) potrebbe parlare o il 13 o il 15, in mattinata, il giorno stesso della partenza per Riscone di Brunico (confermatissimo il tutto esaurito di prenotazione di tifosi negli alberghi e nelle pensioni nel SudTirol) con la Roma che arriverà in Val Pusteria alle ore 19.
Il presidente e l’allenatore. Poi, solo poi, verranno i giocatori. In settimana ci sarà l’ufficializzazione di Bojan, Angel e Nego, si cercherà di definire quella di Lamela, e l’acquisto del portiere. Inoltre, oggi si deciderà quanti e quali dei 41 giocatori pre convocati per il ritiro partiranno per Brunico e chi, invece, resterà ad allenarsi a Trigoria. Per la presentazione della campagna abbonamenti ci sono ancora dei dubbi, ma non perché si hanno dei dubbi: perché si sta lavorando, perché la nuova Roma ha a cuore i suoi tifosi, tutti i suoi tifosi e sta studiando la situazione a 360 gradi, per tutti e per tutti gusti (e per quel che è possibile). È probabile che quest’altro varo – e forse sarà rivoluzionario più di ogni altro – possa avvenire in terra di Riscone, così come la presentazione delle maglie che per quest’anno son quelle della Kappa. Di nuovo c’è tutto il resto. Lo spirito soprattutto, gli uomini che lo incarnano e che sembrano somigliare così tanto a ciò che uno s’immagina come Roma.
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