(Gazzetta dello Sport-M.Calabresi) Eccoli, i 30 anni, età simbolo della completa maturazione di un uomo. Non facesse il calciatore, però, Nicolas Burdisso non sarebbe un bamboccione.
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Una Roma indifesa Burdisso lo sa: tutto ruota attorno a lui
(Gazzetta dello Sport-M.Calabresi) Eccoli, i 30 anni, età simbolo della completa maturazione di un uomo. Non facesse il calciatore, però, Nicolas Burdisso non sarebbe un bamboccione.
Gli eventi lo hanno fatto crescere in fretta: guerriero in campo e fuori, pochi vizi e sani principi. Apparire in pubblico non è la sua passione: lunedì, in un trionfo di lustrini e paillettes, solo qualche timido sorriso e la mano della moglie Maria Belen sempre ben salda.
Pericolo Flaco Stretta, come una marcatura, ma la gelosia non c’entra: il paragone regge, per uno che gli avversari li guarda da vicinissimo. Dopo Di Natale, Pastore: El Flaco e il Bandito, compagni in Nazionale, avversari sabato, in futuro chissà. «Ora pensiamo al quarto posto — assicura —. Lo scorso anno abbiamo fatto tanto e raccolto poco: quest’anno, invece, abbiamo perso tanti punti, ma vogliamo raggiungere gli obiettivi» .
CaporepartoSenza Mexes, con il tutore e le valigie, e Juan, squalificato, Nicolas è solo. Ieri Andreazzoli (non c’era Montella, impegnato a Coverciano) ha provato Cassetti al fianco del neo trentenne, che proprio al Barbera segnò il primo gol in giallorosso. Cassetti sa fare anche il centrale e fuori ruolo dà più garanzie di due che centrali ci nascono: Loria e Guillermo Burdisso, inseparabile compagno di Nicolas, ma solo fuori dal campo. Burdissino non vede il campo dal 3 novembre, quando a Basilea prese proprio il posto di Nicolas. Per ritrovarlo in campionato, bisogna tornare al 19 settembre: Roma-Bologna, Guillermo in campo, Nicolas in tribuna perché squalificato. Poi, più nulla.
Chi si rivedeIn ballo, c’è pure Loria. Storia strana, la sua: arrivato nel maxi scambio con il Siena poi emarginato, mandato in prestito, rientrato, dimenticato, mai considerato. Una parentesi (da incubo) contro l’Arsenal, due altrettanto infauste per la Roma, ma belle almeno per lui: un gol nell’ 1-4 con la Juventus (2009), un altro nel 5-3 di San Siro. Non gioca dal 20 febbraio, giorno dell’addio di Ranieri e della Caporetto di Marassi. Ma non è tutto è da buttare: Loria al Palermo ha già segnato due volte, una con la maglia del Cagliari (stagione 2002-2003, in Serie B) e una con quella del Siena (gennaio 2008). Hai visto mai...
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