rassegna stampa roma

Una recita per undici attori sul palcoscenico di Trigoria

(Messaggero-Calcio&Pepe – R.Renga) Questi i giudizi relativi agli undici attori che hanno offerto la commedia di Trigoria, triste e comicamente surreale. Vincenzo Montella. Intelligente, freddo, razionale, simpatico. Amico di alcuni...

Redazione

(Messaggero-Calcio&Pepe - R.Renga) Questi i giudizi relativi agli undici attori che hanno offerto la commedia di Trigoria, triste e comicamente surreale. Vincenzo Montella. Intelligente, freddo, razionale, simpatico. Amico di alcuni giocatori: meglio. E’ il momento dell’allegria, non del bastone.

Il sogno dei tifosi: aeroplanino sotto la Sud dopo un gol di Totti. Gli americani. Sbigottiti e alle prese con un solido interrogativo: chi ce lo fa fare? Hanno scoperto: Olimpico vuoto, stadio di proprietà lontanissimo, regole insistenti di merchandising, bombe carta, uova, sconfitte, dimissioni. Sorry. Rosella Sensi. Voleva chiudere in bellezza, assiste invece alla fine dell’impero che vide regnare il padre. Rosella significa anche mamma Maria, zia Angela e sorelline: noto gineceo romanista. E’ capace: si rifarà, come manager o giornalista. Ha il carattere di Franco Sensi e una voce più gradevole.Giampaolo Montali. Emanazione della banca, dicono. Vita comoda (interviste e privati canali giornalistici) e scomoda: i colleghi trigoriani lo considerano un privilegiato. Sorriso fisso, eloquio ricercato e senza cadute dialettali. Bruno Conti. Per Platini un miracoloso seminatore di talentini. Con un milione e mezzo all’anno, ha messo in piedi un vivaio da Oscar. E’ il sogno altrui, ma non ha mai lasciato la Roma e disse no anche a Maradona. Eterno. Daniele Pradè. Supera tempeste con una bagnarola. Ha realizzato una squadra che, per tutti, vale Inter e Milan. Vorremmo vederlo con un solido libretto di assegni in tasca. Fedele e fantasioso, specializzato in parametri zero.

Cristina Mazzoleni. Nell’ombra, alle prese con numeri e bilanci che non tornano mai. Se la Roma è ancora in piedi, molto si deve alla silenziosa signora dei conti.Franco Baldini. Vive in un quartiere elegante di Londra, impara calcio da Capello, indossa sorprendenti abiti inglesi, lavora poco, guadagna bene. Insomma: sta come un pascià. Eppure, come si fa sotto una nuova cordata, circola il suo nome. Dice sempre: poi vediamo. Ha lasciato un ottimo ricordo. Claudio Ranieri. Perfetto un anno fa, imperfetto poi. Le dimissioni cancellano ogni errore. Uscita di scena indimenticabile: tutti in piedi e una lacrima. In pochi conoscono o utilizzano la parola “dimissioni”. La dignità non ha prezzo. Roma lo rispetterà per sempre.Paolo Fiorentino. Comincia a farsi sentire e non è male. Un solo consiglio, se ci permette: quando parla ai giocatori, usi termini meno tecnici. Altrimenti, come qualche giorno fa, succede che i giallorossi si chiedano: che ha detto? Giocatori. Tecnicamente impeccabili, psicologicamente fragili. Storie recenti e antiche hanno tolto saldezza e fiducia. Nel frattempo compaiono i capelli bianchi. Bisognerà decidere: si cambia o si continua?