(Il Romanista - C.Zucchelli) - Un accordo vicino che deve solo essere siglato. Una stagione che lo sta vedendo su livelli altissimi. Un ct che lo incorona «sta facendo molto bene» ma che si aspetta da lui «6 o 7 gol». È un momento importante per Daniele De Rossi.
rassegna stampa roma
Un milione di motivi per firmare
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Un accordo vicino che deve solo essere siglato. Una stagione che lo sta vedendo su livelli altissimi. Un ct che lo incorona «sta facendo molto bene» ma che si aspetta da lui «6 o 7 gol». È un momento...
Mentre il suo procuratore continua a discutere con la Roma il rinnovo del contratto, il centrocampista è a Coverciano con la Nazionale. di cui è sempre stato un punto fermo. E lo è ancora di più da quando in panchina c’è Cesare Prandelli: De Rossi è stato il primo capitano della sua avventura azzurra, è stato uno dei sostenitori del codice etico varato dal ct salvo poi farne le spese quando non giocava con la Roma, è uno dei giocatori a cui Prandelli rinuncia sempre malvolentieri. Già nei mesi scorsi l’ex allenatore della Fiorentina aveva raccontato - ufficialmente e non - di aver trovato un De Rossi diverso, più maturo e sereno, più consapevole della sua importanza in squadra e anche più in forma dal punto di vista fisico. I fatti gli hanno dato ragione, visto lo straordinario inizio di stagione di cui Daniele è stato protagonista. Prandelli, anche ieri, lo ha riconosciuto: «Sta interpretando molto bene il suo ruolo nella Roma, anche se potenzialmente è un uomo da 6-7 gol a campionato. L’allenatore della Roma vuole dare indicazioni precise e rigide in questo momento, ma credo che De Rossi poi possa trovare spazio anche più avanti». Considerando l’abilità del centrocampista negli inserimenti, non è escluso che questo possa accadere, anche se adesso il ruolo che ricopre è di fondamentale importanza per gli equilibri tattici giallorossi.
IL CONTRATTO Non a caso, Luis Enrique non solo lo ha sempre schierato titolare, ma non lo ha neanche mai sostituito. L’importanza di De Rossi nella Roma è resa ancor più evidente dallo sforzo che la società sta facendo per venirgli incontro sul contratto. Come ha ammesso l’ad Fenucci «c’è l’accordo sulla parte variabile, manca ancora quello sul fisso». Si parte da una certezza: la firma ci sarà perché la volontà è la stessa. Bisogna ancora definire quando e a quanto: a Trigoria non si sbilanciano, anche se il rinnovo potrebbe arrivare in concomitanza col ritorno di Baldini a Roma intorno a metà mese. Per arrivare all’accordo c’è ancora un milione che balla: la Roma ne ha offerti quattro, De Rossi ne vorrebbe cinque, ci si potrebbe incontrare a metà strada. Magari concordando anche un eventuale futuro di Daniele quando smetterà di giocare a calcio. C’è poi da aggiungere che essendo questo il contratto più importante della sua carriera (per importo e durata) De Rossi ha voluto toccare con mano le ambizioni, le potenzialità e la serietà della nuova proprietà: è rimasto soddisfatto sotto ogni punto di vista, crede nella Roma, nel suo allenatore e nel progetto, come ha spiegato pubblicamente ogni qual volta ne ha avuto l’occasione. Con sincerità ha ammesso che quest’anno «probabilmente non si vincerà nulla, ma stiamo costruendo qualcosa di importante per il futuro». Un futuro di cui lui è e sarà uno dei punti fermi. Presto ci sarà anche una firma a certificarlo. Ci sono un milione di buoni motivi affinché questo succeda.
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