rassegna stampa roma

Un gesto alla Parola vanificato da Carrer

(Il Romanista – M.Bianchini) – Nella vita tutti possono sbagliare. Ci mancherebbe. Ma certo che il guardalinee Carrer deve essersi guardato più volte allo specchio livido di rabbia.

Redazione

(Il Romanista - M.Bianchini) - Nella vita tutti possono sbagliare. Ci mancherebbe. Ma certo che il guardalinee Carrer deve essersi guardato più volte allo specchio livido di rabbia.

«Come ho fatto a negare quel regolarissimo gol ad Osvaldo - si sarà detto - che figura davanti a mlioni di persone!». Per fortuna la Roma ha stravinto con i suoi sontuosi virtuosismi. Come si noterà, abbiamo deciso di bandire la parola malafede. Seguiamo l’esempio di Luis Enrique, il quale si rifiuta categoricamente di commentare la direzione degli arbitri e dei loro collaboratori. Questo non significa che le "giacchette nere " e i loro aiutanti troverano a Roma terra di conquista (come purtroppo è avvenuto troppo spesso in passato) contando sul lasciapassare della benevolenza. Soprusi amari ci hanno insegnato che non bisogna mai abbassare la guardia. Però immaginate per un momento se i direttori di gara, invece di scendere nella disputa sulla loro condotta che difenderanno fino all’estremo, fossero costretti a mettersi pure loro davanti allo specchio, fra l’indifferenza di coloro che hanno subito il danno.

L’errore, commesso più o meno di proposito, troverà giudici silenziosi, davanti ai quali si ingigantisce il pentimento. Anche questa è classe, quella predicata dal nuovo corso romanista che sta cambiando radicalmente i toni culturali della gente giallorossa. Nel caso specifico di Osvaldo, rimane soltanto il grandissimo rammarico di vedere mortificato un gesto tecnico di cui se ne vedono assai pochi in circolazione. Quella traiettoria che sembrava disegnare una immaginaria striscia d’argento per preziosità, sulla quale viaggiava il missile finito nel sacco del povero Julio Sergio, nasceva da una rovesciata, assai simile a quella riproposta in anni assai lontani, da un autentico fuoriclasse che si chiamava Parola. Peccato che sia stata vanificata da un attimo di distratta follia. L’album delle figurine si sarebbe arrricchito di una tessera che i ragazzi si sarebbero disputata per gli anni futuri. Bravo Osvaldo, riprovaci ancora. Tuttavia ci accontenteremo comunque di tuoi gol anche meno esaltanti. Con la speranza di non incontrare un altro sig. Carrer. Anche se questo è purtroppo un sogno. L’Italia è piena di Carrer.