(Il Romanista - F. Bovaio) - E’ una Roma a caccia di certezze quella che partirà domani alla volta di Budapest per affrontare in amichevole il Vasas. In Ungheria si dovrebbero vedere per la prima volta in campo i due nuovi arrivati Heinze e Bojan, intorno ai quali c’è molta attesa da parte di tifosi e addetti ai lavori.
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Ultime prove prima di Budapest. Oggi parla Luìs
(Il Romanista – F. Bovaio) – E’ una Roma a caccia di certezze quella che partirà domani alla volta di Budapest per affrontare in amichevole il Vasas. In Ungheria si dovrebbero vedere per la prima volta in campo i due nuovi arrivati...
Sulla formazione, però, ne sapremo di più nella conferenza stampa che Luis Enrique terrà oggi a Trigoria alle 12.30, alla vigilia di una trasferta lampo che durerà dalla mattina alla sera. Il ritorno a Roma è previsto in nottata con un charter. Le certezze che la comitiva giallorossa comincerà a cercare già a Budapest sono quelle intorno ad un modulo di gioco che è bello e spettacolare, ma che richiede anche meccanismi perfetti e copertura al millimetro in fase difensiva, altrimenti il rischio di prendere troppi gol diventa altissimo. Logico che ancora questi interscambi in campo non ci siano, troppo poco tempo è passato dall’insediamento dello staff tecnico spagnolo per pensare che la squadra abbia già assimilato in pieno le sue idee, ma il 18 agosto (giorno dell’andata del preliminare di Europa League) si avvicina e ad esso bisognerà arrivare con una tenuta migliore di quella vista finora. Ed è in questa ottica che l’amichevole di Budapest dovrà fornire indicazioni, senza dimenticare, ovviamente, la fase offensiva, che quest’anno porterà la Roma a giocare prevalentemente palla a terra con scambi rapidi e precisi (in fase di impostazione il tecnico chiede al massimo due tocchi per ognuno) anziché con i lanci da dietro.
In questo senso si stanno svolgendo tutti gli allenamenti con il pallone della squadra, spesso chiamata a svolgere esercizi di possesso palla divisa in due gruppi, come visto anche ieri, in una doppia seduta molto intensa, nella quale erano assenti Perrotta, Barusso, Juan e Bertolacci, oltre ovviamente all’ormai juventino Vucinic e il quasi leccese Julio Sergio. Aggregati al gruppo, invece, Okaka e Simplicio. Il lavoro della mattina è iniziato con la squadra divisa in due gruppi per il classico torello. Con i fratini rossi: Rosi, Burdisso (tornato in campo a Trigoria dopo la Coppa America e le successive vacanze), Heinze, Josè Angel, Simplicio, De Rossi, Verre, Greco, Caprari, Borriello. Gialli: Cicinho, Cassetti, Crescenzi, Taddei, Viviani, Pizarro, Brighi, Bojan, Totti, Okaka. Poi partitella, con Curci portiere dei rossi e Lobont dei gialli. Come al solito Luis Enrique ha interrotto spesso il gioco per dare spiegazioni sui movimenti da fare in campo. In particolar modo l’attenzione del tecnico e di De La Pena si è concentrata su Bojan, che i due hanno trattenuto al termine della seduta mattutina per spiegargli come stare e muoversi nei loro schemi. Dopo il consueto riposo la seduta pomeridiana, iniziata alle 17.35 e terminata intorno alle 19.00 nella quale Francesco Totti ha svolto solo lavoro differenziato per una botta rimediata in mattinata. Oggi ancora doppia seduta, mercoledì la partenza per l’Ungheria.
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