Udine crocevia del campionato

(Il Messaggero - M. Ferretti) - Tutto ruota intorno a Udine. Sette giornate alla fine del campionato e lotta ancora aperta sia per lo scudetto che per l’Europa, con sette squadre che per differenti obiettivi sono prontissime a lanciare la volata finale.

Tra le sette c’è l’Udinese di Francesco Guidolin, che oggi - a quattro passi dal podio - sarebbe in Champions, e alla quale il sorteggio estivo ha riservato un calendario davvero particolare. Questo perchè i bianconeri nei prossimi sette turni dovranno affrontare quattro delle sette sorelle: la Roma, il Napoli al San Paolo, la Lazio e infine il Milan all’ultima giornata. Tre sfide al Friuli, a cominciare da quella di sabato prossimo contro la Roma di Vincenzo Montella. Udine, dunque, crocevia del campionato, con l’Udinese nelle vesti di arbitro di scudetto e Champions. «A dire il vero, noi pensiamo soltanto a noi stessi e, quindi, nelle ultime sette partite cercheremo di fare più punti possibile per il nostro interesse. L’obiettivo è quello di arrivare innanzitutto in Europa League sognando, se avremo la possibilità e la forza per riuscirci, di entrare in Champions League. Questo per dire che, tutto sommato, ci sentiamo soltanto arbitri del nostro destino», confida Guidolin.L’Udinese è reduce dalla sconfitta di Lecce, ma il passo falso non preoccupa più di tanto Guidolin. «La verità è che nei mesi passati abbiamo speso davvero tanto e, quindi, ci può anche stare che una volta non si renda al massimo. Ma sono certo che già sabato sera contro la Roma si rivedrà la vera Udinese. Indipendentemente da come andrà a finire, insomma al di là di quello che sarà il verdetto finale, la mia squadra lascerà comunque un segno, una cifra tecnica importante sul campionato. E questo è per noi motivo di vanto. Ritengo che l’Udinese abbia ancora la forza per poter chiudere bene, anche se sabato dovremo affrontare un’avversaria, la Roma, molto molto temibile. A Lecce abbiamo perso, ma nessuno qui ha mai pensato che fossimo imbattibili. Non siamo marziani, insomma. Dobbiamo soltanto essere bravi a rimetterci in piedi, dobbiamo ritrovare la strada che avevamo imboccato mesi fa con il nostro comportamento, con le nostre qualità», il parere del tecnico.Guardando il calendario, Napoli («Cavani non è in vendita e non ha prezzo», ha sentenziato il presidente Aurelio De Laurentiis) e Lazio sono le squadre che - al di là dell’Udinese - maggiormente dovranno fare i conti con le altre pretendenti: i partenopei dovranno affrontare, oltre ai friulani, l’Inter e la Juventus, mentre la squadra di Edy Reja dovrà giocare (di fila) contro Inter, Juventus e Udinese. La capolista Milan dovrà vedersela con Roma e Udinese (all’ultima giornata, come detto), la Roma con Udinese e Milan, l’Inter e la Juventus con Lazio e Napoli. Insomma, da sabato prossimo al 22 maggio tutta una serie di scontri diretti di altissimo valore per la classifica.Intanto, va detto che il Milan in realtà ha 4 punti e 6 punti di vantaggio rispettivamente su Napoli e Inter avendo vinto gli scontri diretti: 3-0 in casa e 2-1 al San Paolo contro la formazione di Walter Mazzarri, 3-0 interno ed 1-0 esterno sui nerazzurri. Essendo stati aboliti gli spareggi e valendo a fine campionato, a parità di punti, la classifica avulsa, il Milan sarebbe campione d’Italia sia in caso di arrivo alla pari solo con il Napoli, alla pari solo con l’Inter ed anche alla pari tutte e tre le formazioni. Da quando la vittoria vale tre punti (1994/95), a sette giornate dal termine solo in altre tre occasioni ci sono stati 6 punti o meno di distanza tra la prima e la terza in classifica: due volte ha vinto la squadra che stava in testa, Juventus 97-98 e Inter 2009-10, mentre la terza volta (2001-02) ha vinto addirittura la terza in classifica, la Juventus, con un successo all’ultima giornata proprio a Udine.