rassegna stampa roma

Tutto il mondo è… Varese

(Il Romanista – V.Meta) – Quando l’arbitro ha estratto il terzo cartellino rosso, sembrava che il Varese fosse destinato a soccombere e invece i ragazzi di Devis Mangia – futuro allenatore della Primavera del Palermo –...

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(Il Romanista - V.Meta) - Quando l’arbitro ha estratto il terzo cartellino rosso, sembrava che il Varese fosse destinato a soccombere e invece i ragazzi di Devis Mangia - futuro allenatore della Primavera del Palermo - non solo hanno resistito in otto fino ai calci di rigore, ma hanno pure negato alla Fiorentina la terza finale stagionale dopo Viareggio e Coppa Italia.

Basterebbe questo per dare un’idea della squadra che domani sera contenderà alla Roma la finale scudetto, quel Varese dei miracoli capace di vincere a mani basse il girone B di campionato, lasciando indietro nell’ordine Atalanta, Milan e Inter. Alla vigilia delle final-eight c’era chi riteneva che la parabola dei biancorossi potesse anche concludersi nei quarti: neanche per sogno, vista la clamorosa cinquina rifialata alla Juventus. Alberto De Rossi lo andava dicendo da tempo: «Il Varese è un’ottima squadra, ben allenata e molto organizzata: arriveranno lontano». Domani sera contro la Roma, Mangia dovrà fare a meno di tre titolari, ma se nei supplementari nessuno si è accorto che la Fiorentina aveva ben tre giocatori in più, è perché la squadra è in gran forma.

DIFESA Con 19 gol subiti, quella del Varese è la miglior difesa d’Italia. Davanti al portiere classe ’93 Alessandro Micai, il leader del reparto è il capitano Matteo Bianchetti, diciotto anni, centrale che abbina fisico e tecnica e che nell’Under 18 azzurra fa coppia con il romanista Alessandro Orchi. Accanto a lui gioca Mirko Miceli, classe ’91, già esordiente in serie B e autore del gol che ha aperto la goleada con la Juve, mentre Mangia non potrà contare sul terzino Paolo Marchi, arrivato quest’anno dall’Inter. Sulla fascia destra c’è il ’92 Dario Toninelli, ex Milan, fra i migliori con la Fiorentina. Dalla parte opposta spazio al marocchino Achraf Lazaar, diciannovenne che può giocare sia da terziono sia da esterno alto: sua la rete dell’1-0 ai viola. Occhio anche allo spagnolo Jaime Serrano, classe ’93, in prestito dall’Inter.

CENTROCAMPO Nel 4-4-2 di Mangia, la regia è affidata a una coppia di centrali formata dal brasiliano Wagner, classe ’91 arrivato ad agosto dal Vicenza, e da Alessandro Scialpi, ex Lecce e seguito in passato dal Manchester United, che i ’92 giallorossi ricordano bene per averlo affrontato nelle finali scudetto Giovanissimi, approdato in biancorosso in questa stagione. Il calcio rifilato a Max Taddei, però, gli è costato il rosso che gli farà saltare la finale. A rimpiazzarlo dovrebbe essere Andrea Barberis, classe ’93, centrocampista elegante già nel giro dell’Under 18. Sugli esterni mancherà il brasiliano Daniel Ferreira, classe ’91 già nel mirino di Palermo e Genoa, espulso per doppia ammonizione: al suo posto dovrebbe andare il brasiliano Jadilson, ma Mangia potrebbe anche decidere di avanzare Serrano.

ATTACCO Se El Shaarawi non avesse eliminato con il suo Padova il Varese dai playoff di serie B, Giuseppe De Luca, ventenne varesino di origini calabresi, non sarebbe il pericolo numero uno dell’attacco di Mangia. Capocannoniere del Viareggio a perimerito con l’interista Dell’Agnello (7 gol a testa), quest’anno ha collezionato undici presenze e due gol in serie B. Accanto a lui tornerà - riposato, visto che con la Fioretnina è uscito prima dell’intervatto - il gioiellino Luca Pompilio, classe ’92 svincolato dal Lecce a gennaio 2010, una presenza in serie B e nel giro dell’Under 19.