rassegna stampa roma

Tutti uguali per Luis Enrique Ha messo in campo 22 titolari

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) «Uno spettro si aggira per Trigoria». Karl Marx e Friedrich Engels ci perdoneranno (speriamo) se parodiamo l’inizio del «Manifesto del Partito Comunista» per introdurre la spiegazione della...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) «Uno spettro si aggira per Trigoria». Karl Marx e Friedrich Engels ci perdoneranno (speriamo) se parodiamo l'inizio del «Manifesto del Partito Comunista» per introdurre la spiegazione della N.U.C.S. che sta cominciando a soffiare sul calcio italiano.

L'acronimo ci intriga e sta per Nuova Utopia Collettivista Spagnola, ovvero il nuovo verbo che Luis Enrique — numeri alla mano — sta divulgando alla Roma.

TUTTI TITOLARI Il cambiamento stavolta si vede davvero, asciugando con i fatti i luoghi comuni. Quante volte infatti avete sentito dire un allenatore: per me i giocatori sono tutti uguali, decido in base a come li vedo in allenamento? Milioni, vero? Ebbene, il tecnico spagnolo lo fa davvero, visto che in sole quattro partite ufficiali, fra campionato e Coppa, ha schierato ben 22 titolari diversi. In pratica due squadre complete, se si eccettua la conferma di Stekelenburg (che però giovedì non ci sarà causa infortunio) e registrando la presenza in Europa League di Brighi, poi ceduto in prestito all'Atalanta. Un numero importante, che si sposa con quello dei 26 giocatori complessivi utilizzati in soli 360 minuti giocati.

FACCIA A FACCIA E le sue idee Luis Enrique le ha ribadite anche ieri alla squadra, nel faccia a faccia avuto nello spogliatoio prima di cominciare la settimana di lavoro. «Andiamo avanti così — questi i concetti base —. Anche se commettiamo ancora degli errori la strada è quella giusta. State lavorando bene ed i miglioramenti si vedono. Vedrete che presto arriverà anche il gol». Non frasi churcilliane ma utili per spronare un gruppo che, nei fatti, sembra seguirlo ogni giorno di più sia in questa vocazione offensivistica, sia nella mancanza di gerarchie predefinite.

TOTTI TIRA IL FIATO Proprio per questo è possibile che anche capitan Totti giovedì contro il Siena — o più probabilmente domenica a Parma — possa tirare il fiato e partire solo dalla panchina, così come resta da decidere il sostituto di Stekelenburg fra il meno bello a vedersi Lobont e l'ex di giornata Curci, che però a volte è stato contestato dai tifosi ed è quindi in una posizione psicologicamente più difficile.

In ogni caso, Luis Enrique è pronto a dare una chance a tutti: ai campioni fondamentali (Totti, De Rossi, Stekelenburg, Burdisso), alla vecchia guardia che sembrava messa da parte (Cassetti, Perrotta, Taddei e Pizarro), agli acquisti di vetrina (Bojan, Josè Angel, Pjanic, Kjaer, Osvaldo), ai bocciati assenti persino dal ritiro (Okaka, Simplicio), ai Primavera (Viviani, Caprari), agli arrivi meno d'impatto (Heinze e Borini), a coloro che sembravano accantonati (Cicinho e Rosi), fino a chi stava per essere ceduto (Brighi).

Una sorta di utopia realizzata, quindi, che il futuro presidente Tom DiBenedetto — in arrivo oggi — avrà modo di constatare già oggi, sbarcando a Roma dove resterà fino al derby. Avrà parecchio lavoro, visto che c'è anche il Cda da rifare. A questo proposito, c'è da segnalare come il consigliere Pippo Marra abbia presentato di sua iniziativa alla dirigenza della Roma le dimissioni dalla carica, anche se fonti UniCredit segnalano come alla fine potrebbe essere riconfermato in quota proprio ai membri espressi dalla banca, socio di minoranza. Come dire, radici antiche ed esperienza per il nuovo che avanza.