Tutti con Adriano, fino a prova contraria

(Il Romanista - R.Iacopini) - La Roma crede ancora in Adriano. O meglio, crede ancora ad Adriano. Crede nella sua buona fede, non dando peso delle notizie che vengono dal Brasile.

In particolare, la società giallorossa nutre dei dubbi sulla vicenda della patente ritirata martedì notte all’attaccante, soprattuto dopo che lo staff dell’Imperatore ha chiamato Trigoria, assicurando che alla guida della macchina non si trovava Adriano. Ma allora perché in Sud America si fa tutto questo rumore in intorno al numero 8 della Roma? E’ quello che si è chiesto anche Claudio Ranieri nella conferenza stampa di ieri. «Non credo assolutissimamente alle notizie che giungono dal Brasile. Dovremmo conoscere bene quella realtà per poter giudicare. E bisognerebbe informarsi meglio. E’ normale che la polizia abbia chiesto il documento a lui che non guidava? E’ normale? Lui non guidava e gli hanno preso la patente, perché?». Una difesa forte e decisa, quella del tecnico di San Saba nei confronti del suo giocatore, arrivata poco prima di quella del suo agente, Gilmar Rinaldi: «La stampa italiana sta strumentalizzando ogni episodio e vuole mettere benzina sul fuoco anche perché scommettono sul fallimento di Adriano nella Roma». Ranieri non dà peso a queste voci però: «Sono convinto che quando tornerà ci potrà essere molto, ma molto utile. Io sono sempre fiducioso, ho sempre una carica agonistica positiva e sono convinto che lui possa ancora aiutarci. Magari con un gol importante». Una scommessa, quella fatta dalla Roma e da Ranieri sulll’attaccante brasiliano, ancora tutta da giocare dunque, come conferma il tecnico: «Come in passato non ho mai parlato di scommessa vinta, adesso dico che vedremo alla fine, perché io sono come San Tommaso. E sono anche un sognatore, perché i sogni aiutano a vivere. Poi, magari, mi sveglierò...». Ranieri ha deciso dunque di aspettare Adriano, di aspettare il suo ritorno, di dargli ancora una chance. Un cambio d’opinione abbastanza netto rispetto a pochi giorni fa, quando il tecnico si era schierato contro la partenza dell’Imperatore per il Brasile e quando, in riferimento all’imminente carnevale carioca, aveva ironicamente commentato: «Ora vedremo su quale carro allegorico sfilerà». La scelta di credere ancora nell’attaccante è ovviamente condivisa anche dalla società, che non dà peso a quanto si dice in Sud America, per quanto, come assicurano dal Brasile, ci siano prove concrete delle "bravate" dell’Imperatore, come foto e filmati.