rassegna stampa roma

Tutte le strade portano a Riscone

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Lui si è sempre definito un uomo di campo. Un uomo che preferisce vedere gli allenamenti piuttosto che le partite.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - Lui si è sempre definito un uomo di campo. Un uomo che preferisce vedere gli allenamenti piuttosto che le partite.

E oggi, per la prima volta da quando la Roma è in ritiro, Walter Sabatini, ieri a Milano per trattare ancora Stekelenburg e incontrare procuratori e agenti, vedrà i suoi giocatori al lavoro. Seguirà (salvo incredibili cambiamenti, che quando c’è di mezzo il ds sono sempre all’ordine del giorno) l’allenamento e la partita contro l’Alto Adige. Soprattutto, parlerà alla squadra. Anzi, parlerà con la squadra. Con Totti, naturalmente, visto che il Capitano un paio di giorni fa aveva fatto sapere di volere un colloquio chiarificatore. Ma anche con tutti gli altri: dai giovani ai cosiddetti "casi": Vucinic e Menez, che sembrano ogni giorno che passa più lontani da Roma (il Psg per il francese è pronto ad offrire poco più di 8 milioni, c’è stato un contatto con Leonardo), ma anche De Rossi, il cui rinnovo del contratto è sempre d’attualità, e gli altri giocatori. Parlerà con José Angel, aspetterà Bojan - in arrivo stasera - e presenterà anche Heinze. Il difensore svincolato dal Marsiglia è il secondo volto nuovo del ritiro di Riscone. E’ arrivato ieri a Verona nel tardo pomeriggio con il volo Alitalia AZ1491 ed è stato prelevato da un’auto della società, poi ha raggiunto i compagni intorno alle nove, si è sistemato nella sua camera (singola) e ha parlato con Luis Enrique e il suo staff e oggi sarà in campo per il primo allenamento. E’ in buona forma, le visite mediche accuratissime al Gemelli sono state brillantemente superate, a 33 anni può garantire almeno un paio di stagioni ad alto livello. Non ha avuto bisogno di presentarsi ai suoi nuovi compagni: Burdisso, che si aggregherà al gruppo tra un paio di settimane, è un suo amico e già hanno avuto modo di parlare nei giorni scorsi, mentre qualcun altro ha avuto modo di affrontarlo da avversario. C’è una partita su tutte - un incubo per ogni tifoso della Roma - in cui Heinze ha incrociato il destino della Roma. Era il 10 aprile 2007, sono passati poco più di quattro anni ma sembra una vita fa. All’Old Trafford Roma e Manchester si giocavano i quarti di finale, all’andata all’Olimpico i giallorossi avevano vinto 2-1. Il ritorno, e non c’è neanche bisogno di ricordarlo, finì 7-1. Heinze venne impiegato da Ferguson come terzino sinistro e di fronte aveva Cassetti, De Rossi, Pizarro, Rosi, Vucinic e Totti. Oggi sono tutti suoi compagni di squadra. E da oggi, con loro, tenterà di vincere l’ennesimo campionato di una carriera ricca di titoli nazionali. Qualche coppa in bacheca ce l’ha anche Bojan Krkic: l’attaccante, arrivato a Roma ieri sera, oggi sosterrà le visite mediche e in serata raggiungerà Riscone. Nelle prime settimane italiane sarà seguito dal padre, che dal 30 giugno non è più osservatore del Barcellona, e che lo aiuterà ad ambientarsi e a cercare casa. Molto probabilmente domenica ci sarà la conferenza di presentazione - sempre con Sabatini, a meno che il ds non parta improvvisamente - e ad Innsbruck la prima apparizione con la maglia della Roma. La stessa cosa dovrebbe fare Heinze, visto che sembra difficile - molto difficile - che Luis Enrique lo mandi in campo già oggi pomeriggio. Sempre in tema di arrivi, tra domani e lunedì è atteso a Riscone l’amministratore delegato Fenucci. E c’è chi dice che possa portare con sé il contratto di Stekelenburg. Firmato, ovviamente.