rassegna stampa roma

Trigoria riapre senza biliardino

(Gazzetta dello Sport – M. Calabresi) – Scordatevi queste scene, almeno per un po’: casa dolce casa, ma senza più biliardini o caffè presi in terrazza di prima mattina tra una foto e le pacche sulle spalle dei tifosi.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M. Calabresi) - Scordatevi queste scene, almeno per un po’: casa dolce casa, ma senza più biliardini o caffè presi in terrazza di prima mattina tra una foto e le pacche sulle spalle dei tifosi.

Non c’è il closing societario, c’è il closing di Trigoria: da oggi si torna al bunker, anche se la Roma e Luis Enrique hanno promesso di farsi rivedere presto. Al tecnico è piaciuto, e parecchio, il clima che si è creato attorno alla squadra: vorrebbe riproporlo a Roma nei limiti del possibile.

Alle 18 i giocatori non troveranno il clima autunnale di Riscone, ma neppure il caldo afoso con cui due settimane fa erano partiti per la Val Pusteria. Luis Enrique, che ha trascorso a Barcellona i due giorni di riposo concessi da se stesso, è rilassato, per niente preoccupato, neanche dopo i tre schiaffi presi dal Paris Saint Germain di Menez, ma ora anche di Sirigu, Sissoko e (quasi sicuramente) Pastore, tutti accostati alla Roma in questo bailamme di nomi. Soprattutto l’ultimo.

CasoBurdisso C’è chi, come José Angel, Bojan e Heinze, deve ancora mettere piede dentro Trigoria e prendere possesso dell’armadietto, chi (Menez) lo ha già lasciato libero e chi (Julio Sergio) ha piegato i panni e messo da parte gli effetti personali, da passare a prendere prima di raggiungere il ritiro del Lecce, dopo che ieri è arrivata l’ufficialità del trasferimento in Salento. A meno di intoppi dell’ultima ora, lascerà il posto a Stekelenburg, in arrivo come Burdisso, atteso a Roma la prossima settimana e chiamato a decidere assieme allo staff medico se risolvere per via chirurgica l’ernia inguinale «da sport» di cui soffre dai tempi dell’Inter. Proverà con un lavoro conservativo, altrimenti il bisturi (probabilmente in Argentina, dove c’è una clinica specializzata in questo tipo di interventi) sarà inevitabile. E non è che Juan stia meglio.

Abbonamenti Scaduta la prelazione (martedì) e la possibilità di cambiare posto (ieri), il dato sui primi 10 giorni della campagna abbonamenti è incoraggiante: il 70%degli aventi diritto (oltre 13mila sui 18mila dello scorso anno) ha rinnovato. Oggi scatta la vendita libera (solo Primo allenamento romano per Bojan, Heinze e J. Angel Julio Sergio via Una famiglia a Roma Domani all’Acqua Acetosa gioca DiBenedetto jr. per Tevere e Monte Mario), ma è presumibile che l’accelerazione auspicata possa esserci da lunedì, quando verranno messi in vendita i Distinti, e ancor più da mercoledì 3, quando toccherà alle Curve, nel giorno in cui la Roma giocherà in amichevole a Budapest, contro il Vasas.

Resta la figuraccia fatta per il caso degli abbonamenti senza tessera del tifoso, prima annunciati poi negati dall’Osservatorio: da Trigoria, però, continua il filo diretto quotidiano con il Viminale (condito da una serie di garanzie sul progetto, non solo tecnologiche), finalizzato ad aprire la vendita ai non possessori della AS Roma Club Privilege, anche se ciò venisse consentito a ridosso e oltre la prima gara di campionato all’Olimpico (l’ 11 settembre, contro il Cagliari).

Monte di lancio In 24 ore sarà a Roma tutta la famiglia DiBenedetto: non solo Thomas, ma anche Thomas Jr. Domani, all’Acqua Acetosa (gara 1 alle 15,30, gara 2 alle 20.30), c’è la sfida della serie A federale di baseball tra Acotel Urbe Roma e Reggio Emilia, dove gioca il figlio del tycoon. Nelle partite «normali» sarebbe uno spettacolo per pochi intimi: scommettiamo che stavolta lo stadio si riempie?