rassegna stampa roma

Tribuna Vip: «Aspettiamo a giudicare, adesso tifiamo!»

(Il Romanista – R.Fidenzi) Luis Enrique invita tutti allo stadio per la partita contro lo Slovan. E Francesco Lotito, presidente dell’Airc, non può che essere d’accordo.

Redazione

(Il Romanista - R.Fidenzi) Luis Enrique invita tutti allo stadio per la partita contro lo Slovan. E Francesco Lotito, presidente dell’Airc, non può che essere d’accordo.

«Sono abituato a fare il tifo per la Roma sempre e comunque -dice Lotito- Sono quaranta anni noi sosteniamo i colori giallorossi, questo è un postulato assoluto ». Ma attenzione: «Non siamo innamorati di uomini della società o di allenatori, noi vogliamo per prima cosa il bene della Roma. Quanto alla situazione attuale, aver perso contro lo Slovan Bratislava non è stato assolutamente un fatto positivo, anzi. Tuttavia questa squadra è un cantiere aperto. Si potrà giudicare solo quando la rosa sarà al completo. Per i noti motivi della cessione della società, infatti, Luis Enrique non ha potuto contare dal primo giorno su un gruppo di lavoro definitivo. Ci sono stati ritardi sull’allestimento dell’organico e per questo il tecnico spagnolo merita fiducia. Fino a che non avrà una squadra al completo. Magari in Slovacchia - prosegue il presidente dell’AIRC.- ha fatto qualche scelta discutibile, ma ora guardiamo avanti e speriamo in Sabatini: sta a lui consegnare a Lucho una squadra competitiva. A quel punto sarà tutto nelle mani dell’allenatore».

Dalla tribuna al palco con il cantautore Federico Zampaglione: «L’inizio è stato deludente, non c’è dubbio. Però è presto per tirare le somme. I cambiamenti in questa Roma sono stati tantissimi, dalla società all’allenatore, passando per i giocatori - fa notare il fondatore dei Tiromancino -. Occorre quindi metabolizzare tutta una serie di cose, aspetterei prima di lanciare allarmi». Luis Enrique ha invitato tutti allo stadio e per il cantautore merita l’attenzione dei tifosi: «Lasciamo che giochino quantomeno un altro paio di partite prima di lamentarci». Il mercato, inoltre, dovrebbe avere ancora qualcosa in serbo: «Qualche colpo indubbiamente ci vuole, la sessione estiva non si è ancora conclusa, per cui mi auguro che qualcosa succederà». «Comunque -prosegue Zampaglione- la Roma non parte mai bene, è bene ricordarlo. Lo dico con un velo di amarezza: sta diventando un classico. Spesso però le vittorie arrivano con il passare del tempo. Speriamo che anche stavolta la situazione possa migliorare giorno dopo giorno».

Per chi segue la Roma da più di 30 anni, come l’attore Flavio Insinna, andare allo stadio è quasi una legge: «Sono abbonato dagli anni 70, quello di Luis Enrique non è certo il primo appello che sento. Al di là del fatto di andare o non andare, l’importante è avere fiducia e stare al fianco della Roma. Bisogna passare il turno, è importante e non serve che sia io a dirlo», dice Insinna. «Il tifoso deve esserci e crederci, io ci credo da quando sono bambino. Le prime sconfitte di questo periodo mi hanno un po’ deluso, ma siamo romanisti, non possiamo tirarci indietro. Occorre stringere i denti e tifare, poi a fine partita si tirano le conclusioni». Quello che il conduttore televisivo teme è che una sconfitta possa aprire una crisi: «L’unica mia paura è cominciare male, con l’eliminazione, e proseguire senza entusiasmo. Bisogna ripartire da quanto di buono fatto a Bratislava: non è tutto da buttare. Per giovedì prossimo spero nella serenità di senatori e giovani insieme. E’ una partita che va vinta».