(Il Romanista - E. Masetti) - Tre acquisti in una settimana. Al massimo dieci giorni. Perché il tempo stringe e la Roma, dopo il closing in programma oggi, ha bisogno di stabilità e giocatori.
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Tre colpi in una settimana
(Il Romanista – E. Masetti) – Tre acquisti in una settimana. Al massimo dieci giorni. Perché il tempo stringe e la Roma, dopo il closing in programma oggi, ha bisogno di stabilità e giocatori.
Luìs Enrique lo ribadisce in pubblico ogni volta che apre bocca, in privato lo fa ancora più spesso: «La rosa (o plantilla, per dirla alla spagnola) deve essere completata». I ruoli già si sanno e sono noti da tempo: un difensore centrale, un centrocampista - forse due - e un attaccante, forse due anche in questo caso se dovesse partire Borriello.
Sui nomi, così come sul budget a disposizione di Sabatini, c’è meno chiarezza: alcuni obiettivi costano troppo, altri che si auto candidano per venire (o tornare) a Trigoria non interessano, altri ancora rappresentano delle incognite assolute, vuoi per la giovane età, vuoi per la scarsa predisposizione al campionato italiano. Vista la delicatezza del momento, il ds non fa nomi, non conferma né smentisce alcuna trattativa: si limita, per così dire, a lavorare oltre 20 ore al giorno (e notte) diviso tra i suoi telefoni, Trigoria e Milano. Perché, come detto, il tempo stringe. In attesa che venga ratificato l’extra-budget di 12 milioni da poter impiegare sul mercato, Sabatini è pronto a chiudere per il ritorno in Italia di Simon Kjaer. L’accordo col centrale danese c’è già, l’unico ostacolo, rappresentato dal Wolfsburg che un anno fa lo pagò al Palermo 12 milioni è stato aggirato con la formula con cui il giocatore arriverà a Trigoria: prestito oneroso con diritto di riscatto a favore della Roma a una cifra già stabilita. 2 milioni adesso e 8 tra un anno, questa è la proposta a cui i tedeschi hanno detto sì - determinante la volontà del ragazzo - anche se stanno cercando di strappare qualcosa in più. A Kjaer, 22 anni e un feeling con la Bundesliga mai sbocciato, verrà offerto un quadriennale e il pagamento verrà diviso in tre parti, come ormai d’abitudine a Trigoria: fisso, bonus legati al rendimento individuale e bonus legati ai risultati della squadra. In tutto il giocatore dovrebbe arrivare a guadagnare oltre un milione l’anno. Un investimento importante ma che ci sta tutto, considerando che dei 4 centrali che avrà a disposizione la Roma Kjaer sarà il più giovane, con 11 meno di Heinze, 10 meno di Juan e 8 meno di Burdisso. La difesa, che verrà completata anche con l’arrivo di Loic Nego reduce dal Mondiale Under 20 disputato con la Francia, sembra al momento il reparto più completo.
L’incognita più grande è quella che pesa sul centrocampo. Perché la Roma ha bisogno di prendere un titolare, un giocatore che insieme a De Rossi rappresenti il perno della squadra. Con Fernando che sembra sempre più vicino a raggiungere il suo maestro Villas Boas al Chelsea, Casemiro pare essere diventato l’obiettivo numero 1. E’ forte, è giovane, è duttile (nel Mondiale Under 20 è stato impiegato anche come difensore centrale) e ha voglia di venire in Italia, come manifestato dalla sua famiglia a Sabatini qualche tempo fa. I problemi però molteplici: il prezzo, prima di tutto, visto che per meno di 15 milioni non si muoverà dal Brasile. La concorrenza, leggi Inter, che si sta facendo sempre più insistente. E anche l’esperienza: perché in una squadra che vedrà molti giovani in campo, inserire un altro ventenne in un ruolo così delicato potrebbe essere un azzardo. Il futuro è suo, di questo la Roma ne è convinta, e quindi se ci saranno le condizioni favorevoli proverà a prenderlo. A fine mercato? Difficile. In questi giorni, assolutamente decisivi. Anche perché Fressato, il suo agente, è in Italia per cercare di trovare una squadra al ragazzo che vorrebbe muoversi dal Brasile adesso e non a gennaio. L’altra pista valida rimane quella legata a Guarin del Porto, probabilmente il giocatore più adatto, per caratteristiche ed esperienza, alla Roma. E’ una mezz’ala, con De Rossi si integrerebbe a meraviglia, ed è disposto a lasciare il Portogallo. Per meno di almeno 15 milioni il Porto però non vuole neanche sedersi a trattare. La Roma, via fax, ha fatto un tentativo nelle scorse settimane ed è stato interlocutorio. Se la situazione Casemiro dovesse complicarsi, entro la fine della settimana potrebbe esserci un nuovo contatto, stavolta più concreto. Altrimenti, come nel caso del Milan, anche a Trigoria potrebbe esserci un mister X, un giocatore mai nominato fino a questo momento e su cui Sabatini starebbe lavorando in segreto da tempo. Da Firenze sostengono che sia Montolivo, ma conferme non ce ne sono. Anzi, a Trigoria ribadiscono che il giocatore non interessa.
Come sostengono che non interessa un ritorno di Cassano. Rivedere Antonio con la maglia della Roma in questo momento è una possibilità più che remota. «Meglio pensare alle cose concrete», filtra dal Bernardini dove la pista che porta a Nilmar non è stata ancora abbandonata. I 20 milioni che il Villarreal continua a dire di volere rendono difficile l’arrivo del brasiliano, ma la Roma ci proverà ancora. Perché è lui il primo obiettivo per l’attacco. Sfumato Osvaldo, Sabatini non ha mai pensato di avvicinarsi ai 17 milioni spesi dall’Atletico Madrid (ma mancano le garanzie bancarie, se non arrivano l’Espanyol non lo molla) si fa il nome di Diego Forlan. Trentadue anni, gioca in Spagna, proprio nell’Atletico Madrid, ed è in rotta col suo club. Si può prendere per una cifra inferiore agli 8 milioni, ma il problema è l’ingaggio, che il fresco vincitore della Coppa America con l’Uruguay, vorrebbe di almeno tre milioni a stagione. Cifra che la Roma non può garantirgli, al contrario dell’Inter, che sembra già piuttosto avvantaggiata sul giocatore, considerato il sostituto di Eto’o. A Milano potrebbe tornare poi anche Marco Borriello: c’è chi dice all’Inter (difficile se i nerazzurri non cederanno alle lusinghe del Galatasaray per Milito) c’è chi dice, di nuovo, al Milan. Sembra difficile, visto che l’attaccante andò via un anno fa da Milanello per la troppa concorrenza, ma qualcosa, a livello di contatti più o meno formali, si starebbe muovendo. E in tredici giorni tutto può ancora succedere. Anzi, deve succedere. Visto che, tra acquisti e cessioni, c’è un’altra cosa da mettere nero su bianco al più presto.
E’ il rinnovo di Daniele De Rossi. Le basi dell’accordo ci sono: quattro milioni a stagione più bonus che gli consentiranno di arrivare alla cifre attuali. Manca la firma. E’ tanto, anzi è tutto. E presto arriverà.
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