(di Alessio Nardo) - C’è una Newco nel progetto degli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, l’italo-americano Thomas R. Di Benedetto per acquisire il 67% della Roma calcio tramite Newco Roma.
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Trattativa avanti piano
(di Alessio Nardo) – C’è una Newco nel progetto degli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, l’italo-americano Thomas R. Di Benedetto per acquisire il 67% della Roma calcio tramite Newco Roma.
L’esame di questo progetto è andato avanti anche ieri nell’incontro no-stop presso la sede di Unicredit con la delegazione di piazza Cordusio formata da Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso e dall’avvocato Roberto Cappelli imbarcatasi in serata dall’aeroporto di New York per atterrare stamane a Milano. Ma, secondo quanto risulta a Il Messaggero, il piano ha ancora bisogno di tempo per sistemare tutti i tasselli ed essere condiviso: cresce, quindi, la possibilità di un rinvio di 2-3 settimane del termine fissato per il 31 gennaio per la presentazione delle offerte. E restano sempre in corsa gli altri due pretendenti, Giampaolo Angelucci e l’investitore arabo che negli ultimi giorni sarebbe tornato ”caldo” sul dossier. Nella cordata di Di Benedetto - il suo nome è spuntato a sorpresa - ci sarebbero il patron dell’assicurazione Succession Capital Alliance Julian Movsesias, il re del mattone Michael A. Ruane leader della Ta Associates Realty e Arthur J. Falcone, a capo dell’omonimo gruppo californiano attivo nell’immobiliare. Gli americani vorrebbero investire tramite la Newco da costituire in Italia meno dei 150 milioni richiesti da Unicredit che, secondo il loro piano dovrebbe restare nel capitale col 25%.
La banca, che per tradizione non ama essere azionista di società, potrebbe al limite avere il 20% reinvestendo però dopo che la cordata Usa abbia rilevato la maggioranza e lanciato l’opa: esclusa la possibilità di trasformare parte del credito verso Italpetroli in capitale della Newco degli americani per una serie di difficoltà tecniche. E su quel 20% vorrebbe un’opzione ”put”, cioè la facoltà di vendere le azioni in breve tempo (un anno) a un prezzo predeterminato. Ma non è solo questo il tassello da definire in un’operazione nella quale Unicredit deve valutare anche gli aspetti fiscali. Gli americani vogliono che piazza Cordusio conceda alla Newco un finanziamento: sull’ammontare del prestito ci sono distanze. E soprattutto dove la banca non intende sentir ragione sarebbe la richiesta di ricapitalizzare la As Roma per adeguarla al fair play finanziario, cioè le nuove regole Uefa in vigore dal 2014 per tenere sotto controllo costi e ricavi ma la cui contabilizzazione coinvolge il bilancio 2011. In sintesi sarebbero queste alcune principali divergenze che nei prossimi giorni si cercheranno di limare. Unicredit tiene aperta l’asta alla quale partecipano anche gli arabi e Angelucci. Oggi sarebbe in programma un incontro fra gli uomini della banca e Rothschild per informare l’advisor degli sviluppi della trattativa di New York e potrebbe maturare la decisione di rinviare il termine delle offerte.
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