Tra Roma e Luis Enrique si inserisce Giampaolo

(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) Il primo endorsement per Luis Enrique arriva da John Arne Riise. «Leggo che potrebbe diventare presto il nostro allenatore — ha scritto ieri sul suo blog—: sarebbe una scelta positiva e stimolante» .

Oggi il norvegese leggerà che in corsa per la panchina della Roma c’è anche Marco Giampaolo, spuntato dalle retrovie in tempo per la volata finale. Lo intriga quanto lo spagnolo?

Che storia Luis Enrique resta il grande favorito: ieri sera il tecnico asturiano ha riunito il suo entourage e discusso l’offerta della Roma. Se la «famiglia» avrà dato il suo assenso, stamattina Luis Enrique dirà sì senza riserve e domani qualcuno da Roma sbarcherà a Barcellona per le firme. E allora come si inserisce Giampaolo? È la carta a sorpresa di Walter Sabatini. Sicuramente il tecnico di Giulianova lo intriga parecchio. Altrimenti, che senso avrebbe avuto incontrarlo domenica a Perugia? Lo intrigava già: giovane, ha solo due anni in più di Luis Enrique, colto, brillante, versatile. Sa usare, e bene, più moduli. Non ha vissuto una stagione felice, è vero, ma un anno fa— è il ragionamento del d. s. giallorosso— sarebbe stato un nome accattivante almeno quanto quello di Allegri. La chiacchierata domenicale ha accresciuto la stima: Sabatini gli ha illustrato il progetto, Giampaolo ne è rimasto subito entusiasta, ben più del titubante Luis Enrique. C’è solo un «piccolo» problema: domani il Cesena ha in programma di presentare il nuovo allenatore, Marco Giampaolo. Lo stesso, sì. Come la mettiamo? Giampaolo è stato molto corretto: ha messo Igor Campedelli al corrente di tutto, chiedendogli 48 ore di tempo, quelle di cui aveva bisogno Sabatini per capire che fare di Luis Enrique. Il presidente del Cesena gliele ha accordate. Le 48 ore scadono oggi, finalmente sapranno tutti che fine fanno: Luis Enrique, Giampaolo, la Roma, il Cesena. Didier Deschamps lo ha saputo ieri (ma in realtà si era defilato giorni fa), quando ha rinnovato il suo contratto con il Marsiglia.

Straordinari Siccome niente è lineare alla Roma e il tempo è pure tiranno, Sabatini deve fare gli straordinari. Anche perché DiBenedetto dagli States attende aggiornamenti (anche sullo scandalo scommesse). Così, ieri Sabatini ha cominciato ad affrontare il bubbone De Rossi (pare che abbia incontrato l’agente in seconda serata), mentre non è riuscito ad approcciare Mirko Vucinic, assai tentato dalla Juventus: è convinto di poterlo fare oggi. Sarà una giornatina niente male, l’altra urgenza della Roma è il portiere. Ieri sera Sabatini ha convinto Doni ad accettare la proposta del Liverpool, forse garantendogli una buonuscita, oggi conta di annunciare il sostituto, probabilmente uno tra Sirigu, Viviano e Asmir Begovic, bosniaco dello Stoke City.