(Corriere dello Sport - P.Torri) - L’allenatore, soprattutto quando parte un nuovo progetto, dovrebbe essere la prima scelta da fare per una società che vuole pensare e fare in grande.
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Tra Milan e Inter Montella si gioca tutto
(Corriere dello Sport – P.Torri) – L’allenatore, soprattutto quando parte un nuovo progetto, dovrebbe essere la prima scelta da fare per una società che vuole pensare e fare in grande.
Eppure la nuova Roma che solo a fine mese vedrà completata la procedura per il definitivo passaggio di consegne, pare proprio che non abbia ancora scelto, tanto meno deciso. Oppure lo ha fatto, ma finchè Tom DiBenedetto non sarà il presidente, si preferisce tenerlo segreto. Ci auguriamo sia così, altrimenti si corre il rischio di arrivare tardi e fare tutto in fretta, aumentando esponenzialmente il rischio di sbagliare.
MONTELLA - Dunque, l’allenatore. Detto di Ancelotti, rimane piuttosto concreta l’ipotesi di una conferma di Vincenzo Montella al quale potrebbe essere data la possibilità della sua prima stagione intera da allenatore della prima squadra. La nuova proprietà in questo momento non vuole assolutamente interferire con allenatore e squadra, consapevole che, almeno fino a mercoledì prossimo, ci siano ancora obiettivi da inseguire. Le due prossime partite, quella di domani sera all’Olimpico contro il Milan e quella di mercoledì prossimo contro l’Inter valida come semifinale di ritorno della coppa Italia, avranno un certo peso sulla decisione che verrà presa. Montella vuole giocarsi le sue carte, sapendo di avere la possibilità di vincere la mano.
BLANC - Montella a parte, al momento non ci sono allenatori che lavorano in Italia che convincono. Per questa ragione si deve pensare inevitabilmente a una scelta straniera o un italiano che lavora all’estero. Da seguire, in questo senso, c’è una pista francese. Non solo quella che porta a Le Guen, ex di Lione e Camerun. Ma incredibilmente, potrebbe esserci anche Laurent Blanc nella situazione di trovarsi una nuova panchina. Infatti l’attuale ct della nazionale francese con cui, tra l’altro, sta lavorando benissimo dopo i disastri di Domenech, secondo la stampa transalpina potrebbe dimettersi dall’incarico. Conseguenza della sua richiesta fatta alla federazione di limitare al trenta per cento le presenze di giocatori « che ci possono tradire » (cioè quei giocatori con doppio passaporto) nelle nazionali giovanili. Uno stop che in Francia è stato interpretato in termini ai confini del razzismo. La polemica dalle parti di Parigi sta crescendo giorno dopo giorno, Blanc, molto colpito dalle reazioni alla sua richiesta, da qualche giorno si è rifugiato in una clinica vicino a Trento, una di quelle cliniche dove le tisane vengono servite al posto degli spaghetti. Blanc potrebbe uscirne con la lettera di dimissioni da ct. E a quel punto potrebbe tentare qualche club italiano, Roma compresa.
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