(Il Messaggero - B.Saccà) Il pallone per amico. Miralem Pjanic è soprannominato Il pianista e Il piccolo Mozart per l’abilità e l’eleganza con le quali tratta la sfera: i suoi idoli, del resto, sono Zidane e Riquelme.
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Tra il pianista bosniaco e il pittore argentino un baby targato Chelsea
(Il Messaggero – B.Saccà) Il pallone per amico. Miralem Pjanic è soprannominato Il pianista e Il piccolo Mozart per l’abilità e l’eleganza con le quali tratta la sfera: i suoi idoli, del resto, sono Zidane e Riquelme.
E’ un figlio d’arte, dato che il padre Fahrudin è stato un calciatore. Miralem è nato a Tuzla, in Jugoslavia, il 2 aprile del 1990. Il Paese viveva un periodo di guerre: Fahrudin Pjanic e la moglie Fatima, bosniaci e musulmani, si trasferirono prima in Germania, quindi in Lussemburgo per portare i figli Miralem, Mirza e Emina al sicuro. Fahrudin Pjanic giocava in un club della serie B lussemburghese.
Il piccolo Miralem si innamorò del pallone: palleggiava per ore. Cominciò nello Schifflange; proseguì nel Metz; si è consacrato nel Lione, da centrocampista offensivo. Pjanic ha incantato anche grazie ai gol in Champions: il Real Madrid – la squadra per la quale tifa – e la Fiorentina ne hanno pagato le conseguenze. Miralem ha scelto di giocare con la Bosnia, sebbene abbia pure le cittadinanze lussemburghese e francese.
Fernando Gago, 25 anni, sarebbe voluto diventare un artista della tela. E’ detto El Pintita – macchiolina – perché ama la pittura: appena può, dipinge. «Fernando, finisci di dipingere e corri», lo strigliavano i tecnici del Boca Juniors. La visita del Museo del Prado ha segnato infatti l’inizio della sua permanenza a Madrid. Il rapporto tra Gago e Mourinho si è incrinato durante l’estate, però: il centrocampista ha inondato il Barcellona di complimenti, provocando l’ira del portoghese. E, così, Fernando è stato escluso dalla tournée del Real Madrid in Cina: ufficialmente per un infortunio agli adduttori; in realtà per le frizioni con Mou.
L’attaccante Fabio Borini, classe 1991, è un prodotto del Bologna. Nel 2007, è passato al Chelsea per il volere del ds Arnesen. Fabio frequentava un Istituto tecnico per geometri, a Bologna: la società londinese ha comunque permesso al ragazzo di continuare gli studi, in Inghilterra. Due anni dopo, Borini si è laureato capocannoniere della formazione delle riserve del Chelsea. Fabio ha infine esordito in Premier e in Champions sotto la guida di Ancelotti, vincendo poi sia il campionato che la Fa Cup con i Blues. Poco utilizzato, però. E poi ha aiutato lo Swansea a raggiungere la Premier, segnando 6 gol in 12 gare.
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