(Il Romanista - V.Meta) - Si è chiusa simbolicamente con la vittoria nel Memorial Scopigno la prima fase della stagione degli Allievi Nazionali: con la ripresa degli allenamenti, la squadra di Stramaccioni si preparerà per affrontare la prima sfida da dentro o fuori, in programma tra una decina di giorni, quando sul campo del Livorno andrà in scena la gara d’andata dei sedicesimi di finale.
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Tra dieci giorni è dentro o fuori
(Il Romanista – V.Meta) – Si è chiusa simbolicamente con la vittoria nel Memorial Scopigno la prima fase della stagione degli Allievi Nazionali: con la ripresa degli allenamenti, la squadra di Stramaccioni si preparerà per affrontare...
IL CAMPIONATO - La Roma, che scendeva in campo con lo scudetto sulle maglie, ha fatto registrare un percorso quasi perfetto nella regular season, visto che in ventiquattro giornate i ’94 hanno totalizzato ventuno vittorie, due pareggi e una sola sconfitta (alla quarta d’andata sul campo dell’Ascoli). Prima nel girone F con 65 punti, dodici più dell’Ascoli, tredici più del Pescara, addirittura sedici più della Lazio, battuta tanto nel derby d’andata quanto in quello di ritorno. Da record anche lo score: i giallorossi hanno il secondo miglior attacco d’Italia con 92 reti segnate (una media di 3,83 a partita), solo il Genoa, vincitore del girone A ha saputo fare di meglio realizzando due centri in più.
TUTTI PROTAGONISTI -«Una delle cose che mi hanno soddisfatto di più è che la squadra si è sempre espressa bene, a prescindere da chi sia sceso in campo». Parole di Stramaccioni al termine dell’ultima trasferta stagionale sul campo del Giulianova. Il tecnico ha saputo trarre il massimo dal gruppo dei ’94, integrandolo con l’innesto di qualche ’95. Su tutti Alessio Romagnoli, difensore centrale promosso titolare dopo neanche un mese e dimostratosi così affidabile da meritarsi una convocazione in Under 17 sotto età. Un discorso a parte è quello relativo ai cambi di ruolo, visto che Stramaccioni - come già negli anni scorsi - ha indovinato la trasformazione tattica di più di un giocatore, da Ceccarelli a Frediani fino a quella più recente di Matteo Ricci.
RISPOSTE - Le prime verifiche sulla tenuta tecnica e mentale della squadra erano arrivate già nel Torneo di Arco, quando i ’94 hanno dimostrato di potersela giocare alla pari con tutti. La lezione di calcio impartita al Milan nel match inaugurale è forse il punto più alto per intensità, carattere e maturità, toccato dai ragazzi di Stramaccioni. Una sorta di prova generale in vista delle sfide da dentro o fuori, quelle che punteggiano la strada per le final-eigh, in programma la seconda metà di giugno a Chianciano Terme, proprio dove i ’93 conquistarono lo scudetto cucito sulla maglia dei "fratellini minori". Niente succede per caso, no?
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