rassegna stampa roma

Totti, vedi Napoli e risorgi

(Il Romanista – D.Giannini) – L’influenza è passata, Francesco Totti si è messo alle spalle pure questo ennesimo intoppo in una stagione per lui maledetta. Perché magari in altri tempi la febbre gli sarebbe venuta prima di una...

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) - L’influenza è passata, Francesco Totti si è messo alle spalle pure questo ennesimo intoppo in una stagione per lui maledetta. Perché magari in altri tempi la febbre gli sarebbe venuta prima di una partita di poco conto.

Stavolta no, stavolta è arrivata prima dell’Inter e lui ha dovuto dire addio a San Siro. Ma ora è pronto a ripartire, ancora una volta, e chiede solo che la sfortuna lo lasci in pace per poter giocare come sa fare solo lui. Il gol? Basta parlarne. Basta dire che questa potrebbe essere la volta giusta per segnare su azione (in campionato quest’anno gli è capitato solo a Palermo). Prima o poi succederà, come è successo altre 195 volte in Serie A. Come è successo lo scorso campionato. E’ il 4 ottobre e la Roma, dopo le due sconfitte di inizio stagione con Genoa e Juventus, è appena riuscita a rialzare la testa (contro Siena e Fiorentina) che subito arrivano due pareggi non facili a Palermo e Catania. Contro il Napoli non ci può stare altro risultato che la vittoria. E invece i giallorossi vanno sotto per una papera di Lobont su un tiro facile facile di Lavezzi. Roba da far sprofondare il morale sotto i piedi. In quel momento difficile ci pensa ancora una volta lui a prendere la squadra per mano. Minuto 36’, tiro di Perrotta e Francesco ci mette il ginocchio (sì, i grandi segnano anche di ginocchio se serve), palla all’incrocio e poi al centro del campo per inseguire la vittoria. Che arriva nella ripresa, stavolta con una giocata sublime, con uno stop nel quale c’è l’essenza del calcio. Perché non è solo un modo per fermare una palla, ma anche quello per saltare il diretto marcatore e liberarsi al tiro. Poi boom e Da Sanctis che non può arrivare su quella frustata all’angolino. Talmente forte che pure il suo ginocchio cede. Ma la Roma ha esaurito le sostituzioni e Totti, pur di non lasciarla in 10, resta in campo per mezzora con un ginocchio fasciato come si vede in qualche filmato rovinato delle partite degli Anni 40 e 50. Quelle due sono state, rispettivamente, le reti numero 6 e 7 al Napoli in campionato. La prima l’aveva realizzata esattamente (o poco ci manca) 13 anni fa. Era il 22 febbraio del 1998 e grazie al quel gol la Roma sblocca il risultato per poi imporsi 2-0 al San Paolo. Per il bis bisogna attendere quasi tre anni e arrivare al campionato dello scudetto, nel quale Francesco segna sia all’andata (3-0), sia al ritorno (2-2) con quella rete alla penultima giornata che per qualche minuto regala il tricolore con una settimana di anticipo. Poi il Napoli scompare dal calcio che conta fino al 2006, e Francesco dal 2007 (4-4) ricomincia a segnargli. Lo fa ancora nel ritorno di quella stagione, il 9 marzo del 2008 (2-0) a tre giorni dal trionfo di Madrid. Poi quelle dello scorso campionato. Oggi Francesco ci riprova, ma senza l’angoscia di un gol che deve arrivare per forza. Perché se non succede stasera, succederà più in là. Ci sono 195 motivi per esserne sicuri.