rassegna stampa roma

Totti si salva, gli altri “indegni”. Ranieri è stufo e rischia il posto

(Il Giornale-M.Di Dio) I fischi impietosi dell’Olimpico dopo la sconfitta con il Napoli, prima sconfitta interna in campionato, lasciavano presagire aria di contestazione. La Roma non andrà in ritiro anticipato, come minacciato da Rosella Sensi...

Redazione

(Il Giornale-M.Di Dio) I fischi impietosi dell’Olimpico dopo la sconfitta con il Napoli, prima sconfitta interna in campionato, lasciavano presagire aria di contestazione. La Roma non andrà in ritiro anticipato, come minacciato da Rosella Sensi furiosa per il ko di sabato sera.

Ma i tifosi, una trentina, ieri a Trigoria hanno manifestato il loro malumore. La scritta «Indegni» sui muri del centro sportivo giallorosso, i cori durante l’allenamento con il refrain «Andate a casa, giochiamo noi», infine il colloquio di ungruppetto rappresentante la curva Sud con capitanTotti, l’unicoritenutodegnodivestire la maglia della Roma.

 

 

Un colloquio tranquillo, ma chiaro e diretto: sotto accusa i giocatori, ma soprattutto il tecnico Ranieri, al quale ora si chiede di lasciare la panchina perchè non ritenuto all’altezza della situazione pur con un organico superiore, per tasso tecnico, anche al Napoli che ha dominato fisicamente, tatticamente e mentalmente la smarrita squadra giallorossa. Sancita la tregua in vista del delicato impegno di mercoledì in Champions contro lo Shakhtar Donetsk, ma se la serata europea dovesse prendere una piega negativa, la posizione del tecnico diventerebbe ancora meno solida. D’altronde Ranieri pare sempre più insofferente, fatica a gestire uno spogliatoio diventato esplosivo, lancia messaggi nemmeno troppo latenti, come quello diesserecontrarioaun’offertadirinnovo del contratto per un solo anno.

I tempi sono davvero cambiati. Un anno fa, di questi tempi, iniziava la bellissima rimonta all’ Inter capolista e l’allenatore testaccino scaldava animo e cuore. Oggi la squadra fatica a restare aggrappata alla zona europea e quello che più preoccupa è l’involuzione del gioco. Perrotta, nella pancia dell’Olimpico subito dopo Roma-Napoli era stato chiaro: «Vedo problemi seri, in certe situazioni di difficoltà sarebbe utile avere alle spalle una società. Cimancal’entusiasmo dell’anno scorso». Ranieri si dice d’accordo, invia già segnali di resa («dobbiamo cambiare registro e obiettivo, ho anch’io le mie colpe ma non posso fare di più») e in effetti alcune sue scelte continuano a stupire: lasciar fuori Menez e Totti (per il numero 10 quinta panchina stagionale che non avrà presobene) dall’undici titolare contro il Napoli non è sembrato azzeccato. Tutto questo mentre domani il Cda di Roma 2000, in attesa degli ultimi documenti richiesti, dovrebbe dare il via libera alla trattativa in esclusiva con gli americani per la cessione del club.