(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Forse non sarà (ancora?) un capolavoro, ma la Roma che si riunisce al «MAXXI» — il Museo nazionale riservato all'arte del XXI secolo — per la consueta cena natalizia riservata a giocatori, tecnici e dirigenti, ce la mette tutta per organizzare un Presepe da incorniciare.
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Totti shock «Ferito dai tifosi: adesso potrei anche andar via»
(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Forse non sarà (ancora?) un capolavoro, ma la Roma che si riunisce al «MAXXI» — il Museo nazionale riservato all’arte del XXI secolo — per la consueta cena natalizia riservata a...
Peccato che la serenità, però, s'infranga dinanzi all'amarezza di capitan Totti, che mette sotto l'albero un concetto choc: «Ho pensato di andare via, e se le cose continueranno così continuerò ancora a pensarci». Proprio vero? Per un paio d'ore. Il tempo che il caso monti e non lo costringa all'uscita a dire: «I tifosi della Roma mi hanno insultato, ma io resto qui» «Ho detto quello che sento — dice a Sky —. Se il problema della Roma sono io, penserò a cosa fare. Non parlo né della società, né dell'allenatore, né dei compagni. Mi spiace solo sentire alcune dichiarazioni dei tifosi nei miei confronti. Il rigore? Un piccolo passo falso: se avessi segnato credo che avremmo vinto. Ho pensato a fare il "cucchiaio" ma per rispetto verso Buffon non l'ho fatto. A pensarci bene forse sarebbe stato meglio provarci. Peccato. Avevamo affrontato a viso aperto la più forte del campionato. Mi spiace, per me, per i tifosi e per tutto quello che ho sentito in giro. Io cerco sempre di dare il massimo, ma alla fine uscirò anche da questa situazione. Ho scritto la lettera a Babbo Natale, speriamo mi accontenti. Comunque la sensazione è di remare tutti nella stessa direzione, poi vediamo cosa ci dirà il futuro, La squadra è compatta e ha l'unico obiettivo di fare bene. Quando i risultati non vengono purtroppo le cose cambiano, ma vogliamo rimanere sempre uniti e dare il massimo. Il mio ruolo? Giocando più vicino alla porta ho più occasioni da gol. Spero di segnare già domenica: mi sono dimenticato come si esulta». (...)
De Rossi&Sabatini A difesa di Totti scende subito in campo De Rossi: «Il nostro problema è che non dovremmo sentire nessuno, mettendoci su uno scalino più alto rispetto a chi ci critica, spesso con prevenzione. Dopo questo rigore ho letto cose assurde e allusioni alla professionalità di Francesco. Questa amarezza, poi, si aggiunge a quella naturale che prova chiunque sbagli un rigore. Noi romanizziamo gli acquisti? Il gruppo lo plasmano allenatore e società. Comandiamo molto meno di quanto si pensi. Io difensore? È andata bene. Stavolta è stata una necessità, ma se l'allenatore vorrà mi sposterò. Questo è un bel gruppo, che potrebbe essere esaltati dai risultati, Credo che verranno presto. Se mancano arriva qualche scossone e qualche nervosismo. A Babbo Natale chiederò un anno sereno come il 2011. Il mio futuro a Roma? Quello prossimo sicuramente, ma del contratto non parlo». Ci pensa il d.s. Sabatini: «Totti è stato ferito, ma gli ha dato più stimoli. Mi fa quasi piacere. Lui non andrà mai via, lui è la Roma. Il suo declino sarà luminoso. So che la squadra reagirà, faremo risultati importanti. Il contratto di De Rossi? Ci lavoriamo in maniera serrata. Vogliamo dare a Daniele il futuro che merita lui e la Roma. Poi dobbiamo essere pronti a cogliere anche il suo stato d'animo particolare, col desiderio di misurarsi a tutte le latitudini calcistiche. Non possiamo viverla in maniera drammatica. Faremo il possibile che il suo futuro sia qui. Il mercato? L'organico sarà integrato perché qualcuno andrà via. Borriello? Può partire. Non sarà svenduto né parcheggiato, magari nel Nord Ovest d'Europa...» (...)
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