rassegna stampa roma

Totti-Roma, prove di disgelo

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Roma-Totti, prove di disgelo. Am­messo (e non concesso) che ci sia stato il gelo. Di certo non con Luis Enrique che in questi due tumultuosi mesi scarsi di Ro­ma, ha comunque avuto un rapporto...

Redazione

(Corriere dello Sport – P.Torri) - Roma-Totti, prove di disgelo. Am­messo (e non concesso) che ci sia stato il gelo. Di certo non con Luis Enrique che in questi due tumultuosi mesi scarsi di Ro­ma, ha comunque avuto un rapporto pro­fessionale e corretto (ricambiato) nei con­fronti del capitano della Roma

con un dia­logo continuo, fatto di incitamenti e ap­prezzamenti, un confronto voluto dal tecni­co dopo i mugugni per l’esclusione di Tot­ti dalla formazione iniziale a Bratislava, una fase critica dopo icomportamenti del giocatore nell’amichevole di Valencia, un ritorno progressivo alla normalità. Come ieri quando, dopo un paio di giorni di riposo, i gialloros­si si sono ripresentati a Tri­goria per la ripresa degli al­lenamenti nella settimana che, finalmente, ci porterà al via del campionato. Sem­mai, le prove di disgelo de­vono riferirsi alla società, alla nuova dirigenza che, magari non volendo, con al­cune dichiarazioni ha ina­sprito una situazione che, al contrario, avrebbe voluto normalizzare. Peccati di gioventù, si fa per dire, l’im­portante è prenderne atto. INCONTRO -C’è stato. Su ini­ziativadel ds Walter Sabatini. Una chiac­chierata di una manciata minuti. C’è stato, dunque, ma non si deve sapere, perché la Roma pare abbia deciso che vale la regola che i panni sporchi si debbano lavare in fa­miglia. Posizione rispettabilissima e che ha portato tutti gli abituali frequentatori di Trigoria a non parlare oppure a rifugiar­si dietro i classicino, non lo so, no com­ment, non posso rispondere.Eppure, no­nostante tanti dinieghi, noi abbiamo più che la ragionevole certezza che tra le par­ti il contatto ci sia stato. E la cosa non può che essere positiva per la Roma e per Tot­ti. Cosa si sono detti? Mistero assoluto sui contenuti, inevitabile visto che non si è vo­luto confessare neppure l’incontro. Si può immaginare, anche qui con ragionevolecertezza, che Sabatini abbia voluto spiega­re a Totti come le sue parole nella confe­renza stampa di venerdì scorso, tutto vole­vano essere meno che un ulteriore segna­le di rottura, che le intenzioni erano total­mente contrarie a quello che, poi, è stato. E si può anche immaginare che le parole del ds a Totti non abbiano fatto certo di­spiacere. Anche se la chiacchierata a quat­tro occhi che il giocatore aspetta, è quella con Franco Baldini, futuro direttore gene­rale della società che però tornerà a Trigo­ria non prima di metà ottobre. SORRISO -L’incontro tra Sabatini e il nu­mero dieci romanista, c’è stato prima del­l’allenamento iniziato alle diciassette e trenta e finito quindici minuti dopo le di­ciannove. Un allenamento in cui si è visto un Totti sor­ridente e coinvolgente, un ulteriore segnale di una si­tuazione che, pur tra mille difficoltà, sembra avviata a una soluzione positiva o giù di lì. Il capitano giallorosso ha svolto tutto il lavoro con grande coinvolgimento, avendo pure il tempo, a un certo punto, di farsi una chiacchierata con Luis En­rique in mezzo al campo. Per il resto ha ribadito che il suo silenzio continuerà, per ora ha deciso di rispondere in campo. E, molto, molto probabilmente, potrà far­lo già domenica prossima, quando la Roma esordirà in campionato all’Olimpico con­tro il Cagliari. Le indicazioni, ripetute, lo vedono centravanti nel tridente di Luis Enrique con al fianco Bojan e Osvaldo. Certo c’è Lamela con una caviglia ancora da curare, Borriello che sembra destinato a fare anticamera e un’accoppiata baby, Caprari-Okaka che, dopo Bratislava, diffi­cilmente il tecnico spagnolo riproporrà in coppia dall’inizio. Gioca Totti, dunque. Tocca a lui rispondere. E se lo fa come ha sempre fatto nel corso della sua carriera, i problemi troveranno una soluzione natu­rale.