(Il Romanista - G.Dell'Artri) - «Il campionato è ancora lungo, possiamo restare in scia al Milan». Le parole che tutti i tifosi romanisti volevano sentirsi dire sono arrivate.
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Totti rilancia: «Scudetto»
(Il Romanista – G.Dell’Artri) – «Il campionato è ancora lungo, possiamo restare in scia al Milan». Le parole che tutti i tifosi romanisti volevano sentirsi dire sono arrivate.
Dopo il pareggio che vale come una sconfitta di mercoledì contro il Brescia, il popolo giallorosso si è sentito smarrito, sballottolato qua e là tra la rabbia, la delusione e lo sconforto. Tutto perso? Tutto finito con quel colpo di testa di Eder? Forse no. Perché a dare la speranza, a dire che la Roma ancora crede alla possibilità di arrivare lassù in cima, ci ha pensato il suo simbolo, Francesco Totti. Il capitano, ospite di Partypoker al Casinò di Venezia per un evento benefico, non è apparso poi tanto sconfortato dal passo falso dell’Olimpico. Anzi, ha voluto rilanciare le ambizioni giallorosse a tre giorni dalla sfida (a questo punto cruciale) di domenica a San Siro. «E’ una partita importantissima - ha detto Francesco -. Facendo risultato a Milano possiamo restare nella scia del Milan, anche se adesso siamo a nove punti con una partita in meno. Certo le favorite per il tricolore sono Milan e Inter, con i rossoneri più avvantaggiati». Francesco ricorda i nove punti. Che potevano essere sette (considerando il recupero di Bologna, potenzialmente solo quattro) se col Brescia fosse arrivata la vittoria. Sarebbe bastato un gol in più, uno solo da parte di una delle quattro punte che erano in campo per tutto il secondo tempo e che non hanno reso come ci si aspettava. Per Totti, però, la formula ultra offensiva non deve essere scartata definitivamente: «In certe occasioni è il mister che decide di optare per questa soluzione. E noi accettiamo tutte le scelte.
Le quattro punte non hanno funzionato - ha sottolineato - e sono immediatamente piovute le critiche, ma quando il risultato arriva, invece, tutti elogiano la scelta delle quattro punte». Difficile, in ogni caso, che si rivedano i 4 attaccanti tutti insieme a Milano, a meno che la partita non si sia messa davvero male. C’è da capire, poi, se contro l’Inter il capitano partirà titolare. Possibile, ma non certo. Anche se Francesco ci terrebbe tanto, vista l’importanza della partita e vista la voglia di gol che si porta dietro da un po’. Un urlo che continua a strozzarglisi in gola, come su quella traversa abbattuta su punizione. Eppure Totti sembra averci fatto il callo a questa situazione in cui la porta è diventata stregata. La vive con più serenità e aspetta che il vento cambi: «Il campionato è ancora lungo e i miei gol arriveranno. Ora pensiamo solo alla partita di domenica».
E il futuro nuovo proprietario della Roma? A Totti hanno provato a chiedere un’opinione sui possibili acquirenti, ma lui ha preferito non sbilanciarsi sulla questione trincerandosi dietro un diplomatico «aspettiamo la soluzione migliore per tutti». A chi gli ha domandato se è preoccupato per l’esito dell’operazione, ha risposto con un secco «no». Ed è giusto che sia così. Lui e il resto della squadra, per quanto possibile, dovrebbero preoccuparsi solo del campo. Concentrandosi su ogni singola partita, a cominciare da quella di domenica sera con l’Inter che può riavvicinare quello che l’1-1 sembra aver maledettamente allontanato. Perché è chiaro a tutti che «facendo risultato a Milano possiamo restare nella scia del Milan»
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