rassegna stampa roma

Totti non si sposta

(Leggo – F.Balzani) «Gioco troppo lontano dalla porta». Il caso-Totti registra una nuova puntata. Un caffè al bar di Trigoria, due battute scambiate lontane da occhi indiscreti e un tentativo di pace riuscito solo a metà.

Redazione

(Leggo - F.Balzani) «Gioco troppo lontano dalla porta». Il caso-Totti registra una nuova puntata. Un caffè al bar di Trigoria, due battute scambiate lontane da occhi indiscreti e un tentativo di pace riuscito solo a metà.

L’incontro «misterioso» tra Totti e Sabatini è andato in scena lunedì pomeriggio nell’ufficio del ds giallorosso (anche se la società smentisce ufficialmente), ma non ha avuto risultati concreti. «Sei al centro del progetto, ma da te ci aspettiamo di più sul piano della partecipazione al gruppo e della responsabilità», la presa di posizione di Sabatini. In sostanza, un invito a non mettersi di traverso alle scelte tecnico-societarie come avvenuto contro lo Slovan Bratislava. «Ma cosa volete da me? Non ho fatto nulla, mi limito a fare il mio lavoro di calciatore», la replica di Totti. Che, proprio a proposito del suo mestiere di giocatore, ha anche fatto presente a Sabatini le sue perplessità sulla posizione tattica scelta per lui dal tecnico Luis Enrique, considerata «troppo lontana dalla porta, troppo indietro». Ma Totti dovrà abituarsi. Nel 4-3-3 del tecnico spagnolo, infatti, il ruolo di centravanti è più simile a quello del trequartista che a quello di prima punta. In grado quindi di creare spazi per i due esterni e dare una mano ai tre di centrocampo. Meno gol e più assist, in sostanza. Un ruolo che Totti non ricopre da diversi anni. Proprio in quella posizione Luis Enrique sta provando il capitano in allenamento. Alle spalle di Osvaldo e Bojan (ieri febbricitante), in attesa del rientro di Lamela (ancora out per il problema alla caviglia), con la sorpresa Caprari alle costole e alla faccia di Borriello relegato con tutta probabilità al ruolo di panchinaro. Totti svolge il lavoro ridendo e scherzando, ma dietro i sorrisi sono nascosti parecchi dubbi. Gli equivoci tattici, le dichiarazioni fatte tramite i media e le voci sul suo futuro lontano dalla capitale lo hanno spinto a un silenzio che ormai fa più rumore dei suoi gol.

Ieri in sua difesa è tornato Carlo Mazzone: «A Luis Enrique direi di invitare Totti a cena, per chiarire ogni cosa - ha detto -. A Francesco comunque devi solo indicare dove giocare, niente di più. Non credo abbia problemi di posizione in campo».