(Corriere della Sera - L.Valdiserri) E alla fine parlò Francesco Totti. Dopo le dimissioni di Claudio Ranieri e le interviste dell’ex allenatore della Roma, arriva il turno del capitano, sul palcoscenico della Champions League.
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Totti, missione per riconquistare Roma
(Corriere della Sera – L.Valdiserri) E alla fine parlò Francesco Totti. Dopo le dimissioni di Claudio Ranieri e le interviste dell’ex allenatore della Roma, arriva il turno del capitano, sul palcoscenico della Champions League.
Nel gelo di Donetsk, contro lo Shakthar di Lucescu che ha vinto per 3-2 all’Olimpico, la Roma è chiamata a un’impresa titanica per cogliere tre risultati: 1) passare ai quarti di finale e presentarsi al derby di domenica prossima con il morale alle stelle; 2) garantire alla società introiti tra gli 8 e i 10 milioni tra premio Uefa, diritti tv e incasso; 3) riconquistare quella larga fetta di tifosi che hanno accusato i giocatori di essere dei mercenari e degli ammutinati. Giallorosso dalla nascita, Totti è il primo a non meravigliarsi: «A Roma succede sempre così: alle stelle o alle stalle. Sappiamo come funziona. Cercheremo perciò di mettere a tacere il prima possibile queste critiche. È anche grazie ai nostri tifosi che abbiamo ottenuto tanti risultati nelle stagioni passate, sappiamo che ci possono dare una grossa mano. Critiche ingiuste? Forse sì, perché fino a Roma Brescia eravamo tutti campioni e poi siamo diventati indegni. Chi scende in campo non lo fa mai per perdere, ma sempre per vincere. Per se stessi e per la gente che tifa questa maglia» .
Vincenzo Montella è al suo fianco e Totti stringe un patto ideale con il nuovo allenatore, che ha riportato la Roma al 4-2-3-1: «Il modulo lo conosciamo bene, conosciamo i movimenti e le giocate che dobbiamo fare. Shakhtar e Lazio sono due partite importantissime, ma ora pensiamo solo alla Champions. Poi, da mercoledì, penseremo al derby» . È l’unica bugia che si concede perché poi, a domanda diretta, non riesce a bluffare fino in fondo: «Quale delle due partite voglio giocare di più? Tutte e due. Devo scegliere per forza? Allora il derby, perché quest’anno li ho saltati tutti e due. Adesso, però, non dite che faccio io la formazione, altrimenti siamo alle solite. Ho già sentito dire che Ranieri l’ho cacciato io e che Montella l’ho scelto io. Invece Vincenzo è qui per volere della società...» . Ranieri ha detto che Totti era molto più solo nello spogliatoio di quanto si possa pensare da fuori. Il capitano se la cava con una battuta, che però sembra molto seria: «A volte è meglio essere soli che male accompagnati» . Fare il miracolo stasera vorrebbe dire cementare la posizione di Montella anche per il futuro: «Quando si è presentato sembrava facesse l’allenatore da 20 anni. Può diventare un grande perché ha le idee chiare. Avendo in casa un allenatore così perché non dargli fiducia?» . Lo Shakhtar Donetsk non perde in casa da 54 partite e cioè dal 22 ottobre 2008, contro lo Sporting Lisbona, in Champions. Dal 4 luglio 2010 a oggi ha giocato 31 partite, ne ha vinte 28, pareggiata una e perse soltanto due (in campionato contro l’Obolon Kiev, il 10 settembre, per 1-0; in Champions League contro l’Arsenal, il 19 ottobre, per 5-1). La temperatura prevista è ampiamente sotto lo zero. Sono attesi 300 tifosi giallorossi, ottimisti capaci di sfidare il gelo e la logica dei numeri.
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