(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - L’incontro c’è stato, anzi ce ne sono stati due. Tanto per confermare che la sorprendente esclusione di Francesco Totti in Slovacchia ha fatto scoppiare un caso e non è passata sotto silenzio.
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Totti-Luis Enrique: tregua
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – L’incontro c’è stato, anzi ce ne sono stati due. Tanto per confermare che la sorprendente esclusione di Francesco Totti in Slovacchia ha fatto scoppiare un caso e non è passata...
Ieri il capitano è stato il primo ad arrivare a Trigoria, con una vecchia t-shirt con scritto « Basta » che ha ispirato diverse interpretazioni. Niente allenamento, ha la caviglia sinistra gonfia per un colpo ricevuto quando si è procurato una punizione da 25 metri nei pochi minuti in cui è andato in campo con lo Slovan. Totti è stato convocato prima da Luis Enrique e poi da Walter Sabatini, il direttore sportivo al quale la società ha dato l’incarico di gestire la delicata situazione.
CON IL TECNICO -Il colloquio con l’allenatore è durato cinque minuti, nella sala riunioni davanti allo spogliatoio. Un colloquio riservato, per il quale non c’è stato neppure bisogno del traduttore. Lo spagnolo gli ha spiegato (in italiano) che la sua è stata di fatto una scelta tecnica, perchè non lo aveva visto pronto per la partita di esordio in Europa League. Ma ha aggiunto pure che il suo ruolo nella squadra che ha in mente è assolutamente prioritario. Gli ha detto di lavorare tranquillo in vista delle prossime partite. La sua presenza sarà fondamentale già nel ritorno con lo Slovan, quando ci sarà da rimontare lo 0-1 dell’andata e serviranno i gol, che questa squadra nelle prime uscite ha dimostrato di saper fare a fatica. Totti sta lavorando per recuperare dalla botta alla caviglia, a quattro giorni dal match. Luis Enrique,apparso un po’ teso alla ripresa degli allenamenti, ha parlato ai giocatori della sconfitta di giovedì. Ha detto che il risultato è stato brutto, ma che c’è la possibilità di recuperare nella gara di ritorno. I dirigenti si aspettano che la Roma passi il turno. A un’eliminazione non ci pensa nessuno, significherebbe fallire subito uno degli obiettivi stagionali e privare la nuova società della visibilità internazionale alla quale tiene.
CON IL DS -Dopo l’allenamento il capitano è salito nell’ufficio di Sabatini. Dieci minuti per una chiacchierata con toni sereni, durante la quale il direttore sportivo ha ribadito a Totti che è al centro del progetto. La nuova società vuole gestire il giocatore più importante senza strappi e il capitano è invitato a capire che per dare il meglio non può giocare tutte le partite. Totti ha mostrato serenità e lucidità di analisi di giudizio, pur non nascondendo di aver provato delusione e rabbia per quella inaspettata esclusione. Totti non ha avuto bisogno di rassicurazioni, alla sua età e con la carriera che ha alle spalle non ne ha bisogno. Ma ha avuto le risposte che voleva prima di andare a Trigoria. Dall’allenatore e dalla società. Ora si aspetta che alle parole facciano seguito i fatti. Ci sono stati alcuni episodi in questo inizio di stagione che non gli sono piaciuti, ma non vuole credere a una trama ordita alle sue spalle. Sa che come sempre dovrà rispondere sul campo e vuole farlo in fretta. Perchè questa Roma - e la conferma c’è stata con i mediocri slovacchi - non può prescindere dal suo capitano.
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