rassegna stampa roma

Totti-Luis Enrique, nuovo round

(Corriere dello Sort – R.Maida) Ha ascoltato i sussurri della città. Non gli piacciono. C’è un disegno contro Totti? Ma quando mai.

Redazione

(Corriere dello Sort - R.Maida) Ha ascoltato i sussurri della città. Non gli piacciono. C’è un disegno contro Totti? Ma quando mai.

Thomas DiBenedet­to è rimasto sorpreso dal caso che « sta uc­cidendo la Roma » , come direbbe Sabatini. Nessuno, in America o a Trigoria, sta pro­gettando la defenestrazione del re. All’in­domani della conferenza stampa che ha certificato la frattura tra società-allenato­re e capitano, il patron ha fatto trapelare tutta la sua stima per Totti, assicurando di non comprendere le ipotesi di complotto. « Totti è un giocatore importantissimo » aveva del resto detto solo dieci giorni fa a Sky, pur lasciando autonomia completa a Luis Enrique ( «Lo assecondo al cento per cento» ) a proposito delle scelte tecniche. RIFLESSIONE -E adesso che succede? DiBe­nedetto fino a metà settembre rimarrà ne­gli Usa. Il« triangolo »Baldini- Luis Enri­que- Totti deve trovare le sue proporzioni perfette al chiuso di Trigoria, senza inter­venti dall’alto. Ma con una certa calma:tanto nemmeno Baldini è sbarcato a Roma. In questo weekend, complici i due giorni di pausa dagli allenamenti, nessuno ha litiga­to o litigherà. Luis Enrique è volato a Bar­cellona, delegando al vice Joan Barbarà il compito di assistere alla Supercoppa Pri­mavera, mentre Totti ha scelto un fine set­timana con Ilary Blasi a San Casciano, zo­na di centri benessere in provincia di Firenze, dove in questi giorni è in program­ma un festival artistico. I RAPPORTI -Da domani, poi, i due contendenti silenziosi si rivedranno a Trigoria, per cominciare a preparare Ro­ma- Cagliari. E’ possibile ma non scontato un chiarimento. Anche per­ché nessuno dei due è intenzionato a fare il primo passo. Negli ultimi giorni di lavoro i due si sono parlati senza entrare mai nel dettaglio dell’assurda sostituzione contro lo Slovan Bratislava. Si sono solo confron­tati sulla quotidianità lavorativa: esercizi, movimenti, idee. Niente livore, niente calo­re. Luis Enrique considera Totti un calcia­tore come tutti gli altri; Totti non è conten­to ma non vuole alzare polveroni prima dell’inizio del campionato. Anche ieri non ha telefonato a nessuno: né a Baldini, né a Sabatini. Aspetta che siano i dirigenti a chiamarlo. Sempre ieri, invece, via inter­net è stato diffuso un vecchio video, estrat­to dal nostro dvd sui 200 gol di Totti, in cui Vito Scala elogia le immense qualità del giocatore, rimproveran­dogli però bonariamente una« pigrizia psicologica ». Pigro: ancora quell’aggetti­vo. Chi l’ha ripescato voleva lanciare un messaggio: non è Baldini a pensare che Tot­ti sia pigro, è lo stesso entourage del gioca­tore a dirlo. Un altro passaggio che non aiuterà le parti a ricucire. IL DILEMMA -Il problema diventerebbe cro­nico se l’allenatore escludesse Totti dome­nica prossima. Una possibilità concreta, considerando l’affollamento in attacco.Luis Enrique, anche di recente, ha rivendi­cato davanti ai suoi superiori il diritto di utilizzare i giocatori,tuttii giocatori, se­condo le proprie convinzioni. Soltanto una volta, in questi primi mesi di Roma, è an­dato dai dirigenti prima di una partita. A Bratislava.« Per me Totti deve andare in panchina».Dall’altra parte nessuno ha fat­to obiezioni, lasciandolo libero e solo nelle sue decisioni. E’ andata come è andata: Slovan 1, Roma 0. L’inizio della fine euro­pea. TIMORI -Adesso Luis Enrique è arrivato al punto di non ritorno: se Totti resta fuori contro il Cagliari e la Roma non vince, la sua posizione diventerà molto delicata. Co­sa deciderà il capo? Una cosa è certa: par­te della squadra, che pure stima l’allenato­re, è molto perplessa per l’affrancamento da Totti. I dubbi, con il passare dei giorni e delle partite, potrebbero aumentare. Con conseguenze inquietanti per la Roma. Che solo tre giorni fa era felice per Pjanic, Ga­go e gli altri.