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Totti: «Tutti insieme per la Roma»

(Il Romanista – D.Giannini) «Uniti per la Roma». Francesco Totti rompe il silenzio. Torna a parlare e lo fa come ha sempre fatto: da tifoso romanista.

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) «Uniti per la Roma». Francesco Totti rompe il silenzio. Torna a parlare e lo fa come ha sempre fatto: da tifoso romanista.

E in un solo istante spazza via il polverone mediatico che ancora una volta lo aveva visto incolpevole protagonista di una polemica, di fatto, mai esistita. Pochi giorni dopo la conferenza stampa di Sabatini nella quale il ds gialloroso aveva invitato Francesco a fare un passo avanti per questa Roma che sta nascendo, il capitano va molto oltre. Come solo i grandi sanno fare.

E quel passo è un passo da gigante o tanti passi normali, ognuno di una straordinaria importanza. Totti è pronto, come sempre, a mettere il suo talento a disposizione della sua Roma per portarla in alto verso nuovi successi, verso una nuova pagina della storia giallorossa scritta insieme a lui. Ieri, tanto per gradire, quando ha sentito due bambini che dal cancello di Trigoria gli chiedevano un saluto si è girato, ha sorriso e si è inchinato. Per lanciare parlare a tutti i tifosi Francesco ha scelto le pagine del su blog, toccando tanti argomenti: il campionato alle porte, le insidie dell’avversaria di domenica, i suoi nuovi compagni e, ciò che è più importante, esprimendo il concetto di unione tra squadra, staff tecnico, e dirigenza.

Tra lui e Luis Enrique. «Finalmente la rosa è al completo col rientro dei nazionali e potremo iniziare a giocare – si legge su Francescototti. com -. Avremo tanti calciatori nuovi e tutti quanti noi dovremo stringerci attorno al nuovo allenatore, alla squadra e alla società per partire nella maniera migliore». Tutti a remare nella stessa direzione, con lo stesso spirito, la stessa voglia di vittoria. «Lo faremo assieme – prosegue il capitano -, e con un unico obiettivo, la Roma, di cui proprio io sono il primo tifoso». Più chiaro di così...

Una pietra tombale messa sopra alle tante voci, sopra ai pettegolezzi, sopra a tutto. Ora basta, ora si gioca e lui sarà ancora protagonista, come lo è stato negli ultimi due decenni di storia di questa società. Sui gioca, o meglio si giocherà. E Francesco non vede l’ora. E’ come se stesse facendo il conto alla rovescia: «Domenica ha inizio un nuovo campionato, un campionato che comincia in ritardo rispetto agli anni precedenti, e come sempre ho fatto mi auguro che quest’annata sportiva regali grandi soddisfazioni ai tifosi». Tifosi che, con le sue parole, Francesco ha compattato. E c’è da giurare che da oggi (forse già da ieri subito dopo le sue dichiarazioni) tanti si metteranno in coda per comprare un biglietto. Per poter dire “io c’ero alla prima partita di campionato della nuova era romanista”.

Il capitano lo ha detto senza mezzi termini, chiamando a raccolta il popolo giallorosso: «Vi aspettiamo tutti allo stadio per sostenerci come avete sempre fatto, e sono certo che riusciremo a farvi gioire». Ora sì. Ora ci sono tutti gli ingredienti giusti perché la festa abbia inizio. Per cancellare un avvio deludente, per archiviare la cocente delusione dell’eliminazione dall’Europa. Cagliari permettendo. Perché non va dato nulla per scontato, perché la lezione di un anno fa è servita. «Ci aspetta il Cagliari - conclude Totti -. Lo scorso anno all’Olimpico Ficcadenti (il nuovo tecnico dei sardi, ndr) ci mise in difficoltà con il Cesena ». Quel mezzo passo falso, interruppe sul nascere tutti i bellicosi propositi di rivincita di un gruppo che pochi mesi prima era arrivato ad un passo dal sogno. Stavolta il capitano non ha alcuna intenzione di permettere che la storia si ripeta: «Quindi dovremo concentrarci al massimo: uniti per la Roma». Uniti, per cominciare a vincere, per dare un segnale all’Italia del calcio che la rivoluzione culturale romanista è già iniziata.