(Il Messaggero -U.Trani) La Roma anticipa tutte le rivali e scende in campo prima di pranzo a Marassi contro la Sampdoria.
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Totti: «Io triste? Solo a Trigoria»
(Il Messaggero -U.Trani) La Roma anticipa tutte le rivali e scende in campo prima di pranzo a Marassi contro la Sampdoria.
Pur presentandosi a stomaco pieno, grazie ai tre successi di fila, non può certo sentirsi sazia, colpa dello sciagurato inizio di torneo che, con 5 punti nelle prime 6 gare, la costringono nuovamente a rincorrere, proprio come nella campionato scorso.
Il quarto posto, dunque, riconquistato nel nuovo anno con il sorpasso sulla Juventus, è da consolidare nell’ultimo turno del girone d’andata. E’ la prima volta che, in questa stagione, la Roma torna in zona Champions e ha l’obbligo di restarci. Per il futuro del club, vicinissimo al cambio di proprietà e quindi interessato ai risultati della squadra per non correre il rischio-svalutazione. Con l’organico di Ranieri, completo e di prima qualità, non ci dovrebbero essere sorprese.
Il viaggio in Liguria deve, però, portare nuove certezze al gruppo, chiamato all’ennesimo sforzo in un’annata in cui è ancora in corsa su tre fronti. L’allenatore ha ampia scelta: pochi gli assenti, solo quattro. Pizarro è in Cile a curarsi, solo Lobont, Burdisso junior, Taddei e Adriano restano a Trigoria. Ma Ranieri, pur avendo diverse opzioni, stavolta ridurrà al minimo il turn over. Nel senso che cercherà di mettere in campo i più in forma.
E proprio per questo stamattina avrà un colloquio con De Rossi, utilizzato solo nel primo tempo contro il Catania e ancora debilitato dall’influenza. Il mediano ha sempre un po’ di tosse. Ma è soprattutto l’attacco che cambia. Dentro i migliori del momento. E della stagione. Vucinic ritrova il posto da titolare accanto a Borriello. Sono le due punte che, fin qui, hanno segnato di più in campionato, rispettivamente 5 e 9 reti. Esce di conseguenza Totti, solo 2 reti, anche se ha avuto più spazio degli altri dal primo minuto (19 volte contro le 18 di Borriello), se si contano anche le gare di Champions. Il capitano non gioca più da centravanti, sprecando più energie e raccogliendo meno in prima persona. Per Ranieri, nonostante la coccola in pubblico di ieri del tecnico («Totti è al centro del mio progetto»), è l’alternativa ai due attaccanti che utilizzerà oggi a Genova. Francesco se ne rende conto, senza però accettare la nuova situazione, e rilancia polemicamente: «Non so se gioco, tanto è uguale. Siamo tristi a Trigoria, non fuori: con certe facce...», sospira.
Vucinic e Borriello hanno fatto coppia solo due volte, contro il Brescia e nel derby: il tandem è svanito spesso per l’indisponibilità del montenegrino.
Totti non è più un punto fermo, ma uno dei titolari che può uscire anche nelle gare importanti, ultima quella di San Siro contro il Milan, per far posto a chiunque, in quel caso Adriano che si era lamentato per l’esclusione di Cluj. Gli impegni ravvicinati aiutano l’allenatore nella gestione del gruppo e del capitano. Che può tornare dall’inizio già domenica a Cesena, visto che poi salterà il derby di Coppa Italia per squalifica. Se si dovessero guardare le statistiche e i numeri, il capitano non dovrebbe lasciare il posto a Vucinic, avendo Francesco segnato 12 gol e 8 doppiette ai blucerchiati e Mirko realizzato i suoi 5 stagionali in campionato sempre nel finale di gara. Ma Ranieri vuole andare sul sicuro contro la miglior difesa casalinga del torneo, solo 4 reti subite. Tra l’altro il tecnico di San Saba da vent’anni non batte la Sampdoria che, il 25 aprile scorso all’Olimpico, gli sfilò dal petto il suo possibile primo scudetto. «E’ una rivincita» avverte Juan. Per restare in piena corsa per il titolo, in scia del Milan lontano 7 punti.
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