rassegna stampa roma

Totti: «Andiamo in vantaggio, poi vediamo…»

(Il Romanista -C.Zucchelli) Strepitosa. Non si può definire in altro modo la conferenza stampa di Francesco Totti (e Vincenzo Montella) andata in scena ieri pomeriggio nella sala dedicata ai media della Donbass Arena. Una location, tutta in nero...

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(Il Romanista -C.Zucchelli) Strepitosa. Non si può definire in altro modo la conferenza stampa di Francesco Totti (e Vincenzo Montella) andata in scena ieri pomeriggio nella sala dedicata ai media della Donbass Arena. Una location, tutta in nero e arancione, che ricordava molto da vicino una sala cinematografica.

E infatti Totti, non appena entrato, ha chiesto col suo solito modo di fare: «A che ora inizia il film? Tanto siamo al Cineland no?». I giornalisti italiani (e qualche tifoso imbucato) hanno capito in quel momento che il Capitano era in forma dialettica eccezionale: aveva voglia di parlare. E tanto. Ha continuato a fare battute (in particolare col traduttore, un sosia di Luca Giurato), si è divertito a scherzare con Montella ed Elena Turra, è intervenuto anche quando le domande non erano rivolte a lui. Mettendo da parte per una volta la consueta timidezza, si è aperto a 360 gradi. E, pur senza perdere mai il sorriso, ha voluto precisare alcune cose: «Non mi sento solo, quella è una visione di Ranieri. E comunque meglio soli che male accompagnati». Poi: «Non ho cacciato Ranieri, non sono io che faccio la formazione». E ancora: «Non siamo una squadra di indegni, abbiamo sempre fatto di tutto e faremo tutto per vincere. Alcune critiche mi hanno fatto male». Infine, sul derby: «Se proprio fossi costretto a scegliere una partita in cui giocare titolare dico quella contro la Lazio. Quest’anno non li ho mai affrontati». Come ti trovi con Montella? E’ cambiato il modulo, adesso giochiamo con uno schema che conosciamo bene. Lo abbiamo espresso per 4 anni con Spalletti. Conosciamo i movimenti e le giocate che dobbiamo fare e metteremo in difficoltà lo Shakhtar. Se dovessi scegliere tra la vittoria in Champions e quella nel derby?Sono due partite importantissime per noi. Ma prima di tutto pensiamo a quella di domani (oggi, ndr), in cui gi giochiamo la stagione, almenoa livello europeo. Poi, da mercoledì, penseremo al derby. E’ importante pensare a un impegno per volta. A questo teniamo tutti (mentre il traduttore traduce parlando a velocità supersonica, Totti fa finta di capire ciò che dice, tra le risate generali). Quando c’è stato il passaggio da Spalletti a Ranieri si erano perse alcune caratteristiche di calcio spettacolo che, soprattutto in Europa,possono essere determinanti. In Europa sappiamo di affrontare big e squadre internazionali. Per arrivare in fondo non serve essere offensivi, serve avere un modulo, un gioco preciso e anche l’adattamento ai giocatori avversari. Ognuno ha il suo modo di giocare e posso assicurarvi che certe caratteristiche non si perdono.Da quando sei tornato ad essere prima punta sembri più a tuo agio.(Il traduttore, distratto, non traduce la domanda. Francesco gli fa: «Non traduci? Non te interessa?»)  Certo, in quel ruolo mi trovo meglio,però stavo bene anche prima soltanto che non facevo gol. E’ un problema, in effetti...E’ questa la tua Roma ideale? Sicuramente per prima cosa farei giocare sempre Totti (e ride). Comunque, ci tengo a dire che cercheremo di affrontare la partita nel modo migliore e di mettercela tutta indipendentemente da chi gioca. Questi sono giorni importanti per il futuro della Roma. In Europa, ma anche per quanto riguarda la società. Come li state vivendo? Noi cerchiamo di viverla serenamente, con tranquillità anche perché come ho sempre detto, come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo pensare soltanto al campo e basta. E il resto esternamente non ci deve interessare. Dietro abbiamo gente competente che ci ha sempre messo la faccia perciò sotto questo punto di vista siamo cautelati. Ripeto: pensiamo alla partita di domani,sappiamo che sarà difficilissima, cercheremo di fare il massimo. Hai letto le dichiarazioni di Ranieri che ha detto che tu nello spogliatoio saresti solo? Beh, meglio soli che male accompagnati (ride di nuovo). Non l’ho letto, me l’hanno detto. Ha espresso un suo parere, una sua idea, io non mi sento così.Un giornalista ucraino chiede: domani potete andare in vantaggio e poi perdere. L’interprete traduce male («domani vincete», dice) e Totti risponde. Magari...Il traduttore poi si corregge e Totti replica. Macché perdere, tu fammi andare in vantaggio poi vediamo.La partita con la Lazio? Ci pensiamo mercoledì. Ma che per caso sei della Lazio? (rivolto al giornalista ucraino in modoscherzoso. L’interprete traduce anche questo, il giornalista risponde di essere simpatizzante romanista, Francesco dice: «Bravo, così se fa»).C’è la voglia di riconquistare la tifoseria anche dopo l’addio di Ranieri con molta gente che vi considera dei mercenari.Sappiamo che è così, a Roma spesso si va dalle stelle alle stalle.Le sentite ingiuste, esagerate queste accuse? Sì, ma ormai non ci faccio caso perché conosciamo la gente di Roma come è fatta, dispiace un po’a tutti.  A livello personale mi hanno fatto male certe critiche. Io penso che chi scende in campo non scenda in campo per perdere, non siamo una squadra di indegni. Se dovessi scegliere una partita in cui partire titolare: Shakhtar o derby?Tutte e due non le posso fare? Se devo sceglierne una, il derby, non ne ho giocato neanche uno quest’anno. La notte porta consiglio... (interviene Montella: «Poi dicono che la formazione la faitu...». E ridono insieme).Montella è più esigente da compagno o daallenatore?Quando si è presentato sembrava facesse l’allenatore da 20 anni, e invece era il primo giorno.Però noi abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto sia in campo che fuori. Anche se come ho sempre detto potrebbe ancora giocare per come sta, vedendo anche gli altri attaccanti in giro per il mondo, ha fatto questa scelta di vita ed è rispettabilissima. Può diventare un grande allenatore perché ha le idee chiare, perché sa quello che vuole. E’ determinato,  ha voglia di dimostrare ma soprattutto di imparare, quindi lo seguiamo sperando che in un futuro possa ancora rimanere insieme a noi, chissà.Se la Roma dovesse risalire e conquistare la Champions tu gli daresti ancora fiducia? E’ un allenatore che può fare bene e penso che abbia tutte le carte in regola per riuscirci. Avendo in casa un allenatore così perché no? (poi, rivolto al giornalista che gli aveva fatto la domanda,  Totti fa: «Che dici? Me la so’ meritata ’na maglia?»). Infine, viene chiesto a Montella come si senta per il fatto di essere a volte criticato   vista la giovane età. Lui risponde, poi interviene di nuovo Totti. Volevo dire che non sono stato io a scegliere Montella. Non sono io che caccio e prendo gli allenatori, non sono io che faccio le formazioni. Scusate lo sfogo, ma ci tenevo a dirlo. E a finir eil periodo mettendo un punto.