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Totti eterno, la Roma rientra in corsa

(Dnews – V.Nasetti) Totti squarcia il tempo e va oltre lo spazio.A tre minuti dalla fine trasforma l’incubo in sogno.

Redazione

(Dnews - V.Nasetti) Totti squarcia il tempo e va oltre lo spazio.A tre minuti dalla fine trasforma l'incubo in sogno.

212 gol in Serie A, il quinto in stagione, il più importante dopo 80 giorni di astinenza. Un guizzo a due metri dalla porta a suggellare il numero di Osvaldo in area di rigore.

L'esultanza è sotto quella Sud, che gli ha tributato l'unico applauso al momento dell'annuncio della formazione. Ma già dopo otto minuti, lo stesso Osvaldo aveva pensato a silenziare le polemiche: «Zittitutti», la sua risposta ad un ambiente inizialmente ostile, dopo un gol voluto, di personalità: bravissimo a ritrovare l'equilibrio dopo la respinta di Handanovic e centrare lo specchio della porta al secondo tentativo; poi di corsa ad abbracciare il connazionale Heinze, seduto in panchina a riflettere sui quattro gol presi dal Lecce.

La Roma inizia bene: Marquinho s'inserisce negli spazi con i movimenti giusti, Osvaldo oltre a segnare, fornisce assist per i suoi compagni, Lamela ripiega in difesa ad aiutare Josè Angel. Luis Enrique apprezza, ma a centrocampo si sbaglia troppo. Gago conferma l'involuzione delle ultime partite e fa ripartire in contropiede i friul ani in più di un'oc c a s ione . Kjaer e De Rossi tengono fino al 43', poi Di Natale dai venti metri trova il“lob” per Fernandes, lasciato libero di saltare con un pallonetto Stekelenburg, dal cuore dell'area di rigore. La solita amnesia difensiva, che siripercuote nella mente dei giocatori nella ripresa.

La Roma riparte impaurita, si allungano le distanze tra i reparti e l'Udinese dà l'impressione di poter affondare in qualsiasi momento. Ma non lo fa e dal 57' in poi è dominio giallorosso: Osvaldo colpisce il palo su taglio di Totti, la Sud torna afarsi sentire, fino a quando il capitano la fa esplodere. Al 92' Marquinho chiude i conti di testa. Rabbia e orgoglio. Così si diventa grandi.