rassegna stampa roma

Totti è sei volte più efficace dopo la 'cura Montella'

(Il Corriere della Sera – L.Valdiserri) – Con uno recitava da spalla a Marco Borriello, con l’altro è tornato a fare il centravanti. Con Claudio Ranieri in panchina segnava un gol ogni 361 minuti (4 in 1.446’), con Vincenzo...

Redazione

(Il Corriere della Sera - L.Valdiserri) - Con uno recitava da spalla a Marco Borriello, con l’altro è tornato a fare il centravanti. Con Claudio Ranieri in panchina segnava un gol ogni 361 minuti (4 in 1.446’), con Vincenzo Montella ogni 64 (7 in 451’). La doppia vita di Francesco Totti nel campionato 2010-11 è racchiusa in queste due cifre.

Una prolificità che è aumentata per 6, riportando il capitano giallorosso a medie che, negli ultimi anni, gli erano abituali. Con la doppietta di Udine — oltre a rilanciare la Roma in zona Champions League, che è poi la cosa che importa di più ai tifosi e anche a lui— Francesco Totti è arrivato a 11 gol in campionato e alla non stagione consecutiva in doppia cifra. Questo il dettaglio dal campionato 2002-03 all’attuale: 14, 20, 12, 15, 26 (Scarpa d’oro), 14, 13, 14 e 11. Negli anni precedenti, Totti ha segnato più di 10 gol in altre tre occasioni: 13 nel 2000-01 (e fu scudetto), 12 nel 1998-99 e 13 nel 1997-98. Una continuità che ha portato Totti a 203 gol in carriera, al sesto posto nella classifica dei migliori marcatori di sempre in serie A. Roberto Baggio è a soli due gol di distanza e raggiungibili sono senz’altro anche Altafini e Meazza (216) e Nordahl (216). L’unico fuori portata — ma non se Totti giocherà fino a 45 anni, come ha detto un po’ scherzando e un po’ dopo Udine— è Piola, a 274. Come Totti ama ripetere «tutti gol segnati con la stessa maglia» . In questo caso specifico c’è soltanto un giocatore che ha fatto meglio di lui nella storia del nostro pallone: Nordahl, con 210 gol segnati per il Milan. Francesco Totti compirà 35 anni il prossimo settembre, ma ha detto lui stesso di «sentirsi bene, ancora meglio di quando avevo vent’anni» . Così si è posto un altro obiettivo: farsi allenare, in futuro, da Carlo Ancelotti. Lo ha confessato a Mediaset Premium: «Lui l’ha sempre detto e, prima o poi, riuscirà ad allenare la Roma. E io spero di esserci ancora quando arriverà» . È una dichiarazione che può essere letta come una mancanza di fiducia in Vincenzo Montella, che da quando è sulla panchina giallorossa ha fatto 14 punti su 21 disponibili, cioè una media da 76 stagionali se "avesse guidato" dall’inizio? No, perché i rapporti tra Totti e Montella sono eccellenti e il capitano giallorosso è il primo sponsor dell’ex compagno d’attacco anche per il futuro. Semmai è la volontà di giocare davvero ancora a lungo. C’è un futuro molto più vicino: quello della cessione della società, che potrebbe andare a dama nei prossimi giorni, e quello della rincorsa al posto in Champions League, valutabile in almeno 15 milioni di euro. «DiBenedetto dice che sono un mago? È una parola pesante e bella allo stesso tempo, ma contro l'Udinese è tutta la squadra che ha fatto la magia. Ora mi godo questo momento: la nazionale non fa più per me. Voglio pensare a Udinese e Lazio, che sono le nostre rivali per il quarto posto» . Tutti pronti per l’ultima volata del campionato, nelle sei partite che rimangono. Quelle che, grazie alla supervisione dei garanti della morale calcistica Claudio Lotito e Edoardo «Edy» Reja, saranno sicuramente al di sopra di ogni sospetto.