(Il Romanista - D.Giannini) Sospiro di sollievo. Francesco Totti c’è e sta bene. E, soprattutto stasera sarà in campo a guidare la Roma nelle prima ufficiale della stagione.
rassegna stampa roma
Totti e Perrotta recuperati
(Il Romanista – D.Giannini) Sospiro di sollievo. Francesco Totti c’è e sta bene. E, soprattutto stasera sarà in campo a guidare la Roma nelle prima ufficiale della stagione.
E’ questa la prima bella notizia che arriva da Bratislava, dove la formazione giallorossa è arrivata ieri attorno alle 12 con un volo proveniente da Fiumicino, dove era stata salutata da un centinaio di tifosi, più tanti "Papaboys", ovvero un gruppo di ragazzi che stava per volare a Madrid per la Giornata mondiale della Gioventù. Al momento della partenza dall’Italia il grande dubbio era proprio quello legato al capitano, che aveva terminato in anticipo l’allenamento di martedì per un affaticamento ai flessori. Roba di poco conto, ma abbastanza per far scattare l’allarme. Eppure il volto sorridente di Francesco all’aeroporto aveva già fatto intuire che le sue condizioni non erano tali da pregiudicarne al presenza in campo questa sera. La conferma è arrivata dalla rifinitura di ieri sul terreno dello stadio Pasienky, nella quale Totti si è allenato dall’inizio alla fine senza apparenti problemi. Anzi, con un finale scherzoso con Borriello contendendosi l’ultimo pallone da calciare in porta prima di tornare negli spogliatoi.
Un Totti sereno, dunque, che attraverso le pagine del suo blog ha voluto ricordare il presidente Franco Sensi a tre anni dalla sua scomparsa: «Il 17 agosto 2008 è venuto a mancare ai suoi cari e a noi tutti il grande Franco Sensi, il mio Presidente - si legge -. A distanza di tre anni penso spesso a lui, a quello che è stato per la Roma e per me: un riferimento unico e importantissimo. Lo ricordo con affetto e gratitudine. Questi stessi sentimenti mi legano alla sua famiglia: a loro sarò sempre vicino. Mi hanno accompagnato per la maggior parte della mia carriera e non dimenticherò mai quanto hanno fatto per me». Ma la carriera di Totti va avanti e ricomincia da oggi, da una partita di fondamentale importanza. Perché non sarà la Champions, ma l’Europa League è una competizione alla portata della Roma. Forse il primo obiettivo della stagione. Più per il prestigio internazionale che porterebbe un successo, che per i soldi ad esso legati. Lo scorso anno nelle casse della vincitrice, il Porto, entrarono 7 milioni e 800 mila euro, pochi anche se non da buttar via. E il primo ostacolo sulla strada della formazione giallorossa è subito ostico. Perché lo Slovan viene dalla Champions ed è già in pieno campionato e quindi più avanti nella preparazione.
Per superare gli spareggi, entrare nella fase a gironi e lavorare con calma al progetto di gioco di Luis Enrique, serviranno dunque una grande partita e una Roma più forte delle assenze. Su tutte quelle a centrocampo. Con De Rossi squalificato per la gomitata a Srna nell’ultima partita di Champions dello scorso anno, e con Pizarro e greco ko, lì nel mezzo bisognerà fare di necessità virtù. Anche qui un piccolo sorriso lo ha regalato l’allenamento di ieri. Nel quale Perrotta, ancora alle prese con il problema alla caviglia rimediato a Valencia, si è mosso con disinvoltura. Simone partirà titolare come intermedio, con Brighi favorito dalla parte opposta. Il peso della responsabilità di ricoprire il ruolo di vice De Rossi sarà invece ancora sulle giovani spalle di Federico Viviani. Che dopo le grandi lodi di Luis Enrique e le buone prestazioni nei primi test, al Mestalla aveva trovato qualche difficoltà. Ma il tecnico asturiano continua a credere molto in lui, così come in Verre («per me non é importante la carta di identità»). Meno incertezze in difesa e in attacco. Davanti a Stekelenburg dovrebbero giocare Cicinho, Burdisso, Heinze e Jose Angel. Il tridente sarà invece quello attualmente titolare con Bojan e Borriello ai fianchi di Totti. Che ci sarà, ed è un bel cominciare...
© RIPRODUZIONE RISERVATA