(Repubblica.it - M.Pinci) A Roma per restarci, stavolta. Un mese circa, sicuramente più di quanto non sia accaduto fino a oggi. Il tempo necessario a Thomas Di Benedetto, atteso domani nella capitale, per adempiere a tutti gli appuntamenti di un'agenda fittissima, dal consiglio d'amministrazione del club con cui verrà cooptato nel board della sua Roma, all'elezione a presidente da parte dell'assemblea dei soci.
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Totti e lo stadio. L'agenda di Tom
(Repubblica.it – M.Pinci) A Roma per restarci, stavolta. Un mese circa, sicuramente più di quanto non sia accaduto fino a oggi. Il tempo necessario a Thomas Di Benedetto, atteso domani nella capitale, per adempiere a tutti gli appuntamenti...
In mezzo, però, anche due appuntamenti di quelli che non si possono rimandare: con Totti per il futuro del capitano, con il sindaco Alemanno per un nuovo stadio romanista.TOTTI INCONTRA DIBENEDETTO - Se il campo ha finalmente ritagliato per Totti la mattonella (seppur forse qualche metro troppo distante dalla porta) che il numero dieci merita, lo spazio che avrà il capitano nel progetto Usa della nuova Roma resta ancora un'incognita, per lui. Per questo, nei giorni scorsi Francesco ha fatto sapere - indirettamente - agli uomini vicini a DiBenedetto, quanto gli farebbe piacere poter incontrare il nuovo proprietario della Roma. Per parlare, conoscersi al di là degli estemporanei contatti nello spogliatoio, capire anche cosa ha in mente per lui la futura proprietà. Facile immaginare che si parlerà del presente, della possibilità di iniziative condivise per il bene della Roma, anche a livello benefico (venerdì in questo senso è in programma un incontro con l'ambasciata giapponese). Impossibile però dimenticare quel contratto da dirigente che dovrebbe partire dalla stagione 2014-2015, al termine di quello attuale da calciatore, firmato con Rosella Sensi nel dicembre di due anni fa. E, ovviamente, non ancora depositato. Sarebbe strano se le parti non ne parlassero, per capire la reciproca intenzione di onorarne attuabilità, cifre, durata (si parla di un quinquennale).CDA E ASSEMPLEA DEI SOCI - Un incontro a cui DiBenedetto rischia di arrivare senza avere ancora ricevuto la nomina ufficiale di presidente della Roma. Il 27 settembre, tra poco più di una settimana, si riunirà il Cda che dovrà cooptarlo nel board, per farne da subito uno dei consiglieri. Poi, entro 30 giorni dal consiglio, verrà convocata l'assemblea dei soci che ratificherà la nomina a numero uno del club. Nominando, inoltre, il nuovo consiglio, composto da 13 uomini: 5 scelti da Unicredit, e tra cui potrebbe restare anche Pippo Marra, e 8 del gruppo statunitense, che avrebbe intenzione di fare entrare tra i "suoi" anche Joe Tacopina. Intanto, però, ad attendere il futuro numero uno, più di un appuntamento istituzionale di rilievo: dal presidente del Coni Petrucci, dove Mr Tom si presenterà insieme ai manager del "Raptor Group", Mark Pannes e Sean Barror per discutere dello sfruttamento dio spazi dell'Olimpico, al presidente della Provincia Zingaretti.VERTICE CON ALEMANNO PER UNO STADIO DELLA ROMA - Il primo della serie, è in programma già mercoledì. Quando - salvo rinvii dell'ultimo minuto - DiBenedetto sarà al comune per incontrare il sindaco Gianni Alemanno. L'occasione, in cui il business man americano potrebbe stringere la mano anche alla neo assessore ed ex presidente della Roma Rosella Sensi, servirà ai due per conoscersi di persona, e a DiBenedetto per rinnovare al primo cittadino un invito più importante: tra due settimane, a Trigoria, Alemanno sarà ospite del club per una riunione in cui verranno illustrate alla giunta aspetti strutturali già messi a fuoco per la realizzazione di un nuovo stadio di proprietà della Roma. E anche possibili aree, per le quali è già stato avanzato qualche contatto: alcuni terreni a Guidonia, per i quali il comune del piccolo centro a nord est di Roma si sarebbe proposto, Tor Vergata, ma soprattutto la zona di La Rustica. Presto per arrivare a passi ufficiali, prematuro anche parlare della realizzazione di un impianto di proprietà della Roma. Ma almeno le basi per un progetto concreto da sviluppare una volta (se mai accadrà) risolto l'empasse della legge per la realizzazione di impianti sportivi. E, soprattutto, in sintonia con le istituzioni locali.
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