(Gazzetta dello Sport – F.Bianchi) - Un giorno nel tridente, il giorno dopo contro un tridente. E’ andata meglio da avversario.
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Totti e il poker di punte: «Rispetto le scelte di Ranieri»
(Gazzetta dello Sport – F.Bianchi) – Un giorno nel tridente, il giorno dopo contro un tridente. E’ andata meglio da avversario.
Francesco Totti, testimonial di Party Poker it, è sbarcato al rinascimentale Casinò Ca’ Noghera di Venezia dove si sta giocando il prestigioso World Poker Tour. Ha sfidato per beneficenza un tridente di fenomeni del poker (il due volte campione del mondo Max Pescatori, i professionisti di Party Poker Giovanni Rizzo e Dragan Galic), ne ha vinto persino uno contro il campione croato, si è divertito e poi ha pure vinto alla roulette.
Abbastanza per dimenticare la delusione del pari col Brescia? Quasi. «Le cose vanno benino. Anzi, stanno andando bene. Capita una partita come quella col Brescia. Il tridente e poi le quattro punte? Ora si dice che il tridente non può funzionare perché abbiamo pareggiato. Avessimo vinto, si sarebbe detto il contrario. A volte l’allenatore fa certe scelte e bisogna rispettarle. E poi tutti vogliono giocare» . I gol e la sfida all’Inter Qualcuno dice che il Francesco Totti di oggi non sia così decisivo. «I gol? E’ un momento così. Li ho sempre fatti e tornerò a farli, di sicuro» . Magari contro l’Inter. Il capitano alza il sopracciglio. «Ora penso a questa bella giornata veneziana, al poker e a una città particolare che amo. All’Inter comincerò a pensarci da sabato. Ovvio che sia una gara importantissima, siamo a nove punti dal Milan con una partita in meno da giocare. Facendo risultato a Milano possiamo restare in scia. Noi ci proviamo» .
Ci sono delle chips sul tavolo. Quante ne punterebbe Totti sulla Roma scudetto? Sorride: «Al momento nessuna. Milan e Inter sono favoriti, ed è giusto dare la preferenza al primo in classifica. Ma noi, ripeto, ci proveremo» . Ultima battuta sulla cessione della società. Americani o no? «Aspettiamo la soluzione migliore per tutti. Se sono preoccupato? No, per nulla» .
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