rassegna stampa roma

Totti e il Parma, un classico

(Il Romanista – T.Cagnucci) – Di Totti e il Parma s’è detto tantissimo. Dipende dai momenti, dagli anni, con chi parli, ma è un po’ come ritrovarti a ristudiare Manzoni: i Promessi Sposi te li porti dalle elementari...

Redazione

(Il Romanista - T.Cagnucci) - Di Totti e il Parma s’è detto tantissimo. Dipende dai momenti, dagli anni, con chi parli, ma è un po’ come ritrovarti a ristudiare Manzoni: i Promessi Sposi te li porti dalle elementari all’Università.

Pure Totti. E pure Totti e il Parma. Il 17 giugno 2001 è il giorno del matrimonio di tutti: primo caso in cui una comunità copula con se stessa. Un milione e mezzo di figli in giro per dieci giorni ha partorito quello scudetto. “Il più bel giorno della mia carriera” semplicemente, semplicemente firmato Francesco Totti.

Come il primo gol (un lampo, un paff-bum di luce, una sveglia da cui dobbiamo ancora svegliarci) come lo scudetto. Roma-Parma 17 giugno 2001 e Totti. Che vuoi aggiungere? Che Totti col Parma fece anche il gol numero 107 superando per sempre Roberto Pruzzo che – comunque – per sempre resterà il bomber della nostra storia? Che col Parma ha festeggiato il record di presenze con questa maglia in campionato? Che al Parma ha fatto uno dei suoi gol più difficili, un sinistro in corsa di prima a pallonetto a un portiere alto alto fino al soffitto che si chiama Buffon? O quella punizione sotto la Sud che già ci sembrava poter essere Champions League? Che al Tardini anche quando non c’era fu protagonista con una maglietta dedicatagli da Cassano?

Che con la Nazionale ha segnato i gol più importanti dal punto di vista morale (quelli dopo l’Europeo) - questa è già una variazione sul tema - che al Parma segna praticamente quando gli pare (e fa ridere la battuta che ha fatto all’aeroporto a chi lo stuzzicava dicendogli se «ce la facciamo a fare un tiro in porta»: «Speriamo»)? Sì, questo e molto altro ancora. Forse basterebbe parlare di una maglietta per capire quanta storia c’è dentro questa storia. La 10 della Roma. La prima volta che Francesco Totti l’ha indossata è stato proprio qui allo stadio Tardini di Parma – era il 30 di ottobre del 1994, Parma uno Roma zero con un ingiustissimo gol di Zola all’ultimo minuto dopo che una Roma, addirittura prima in classifica e piena zeppa di ragazzini, aveva fatto una partita enorme. Erano i primissimi tempi di Tele+, quella partita si giocò di sera (forse solo per cercare di ricordarla meglio).

Il 10 di quella Roma lì era Francesco Totti da Roma. Per la prima volta. Quella maglietta. Quella maglietta sua mamma Fiorella per la prima volta l’ha indossata in un altro Roma-Parma. Quello di prima prima, quello dello scudetto. Fino alla mattina di quel 17 giugno 2001 non era mai successo, soltanto quella mattina la madre di Francesco ha indossato i “panni” del figlio. Mamma Roma. Soprattutto per questo Totti dopo aver segnato si rivolse alla tribuna dove c’erano i genitori e – indicandoli – esclamò: «E’ vostro! E’ vostro!». E’ loro, è nostro Francesco Totti. Come un classico, come un ParmaRoma, come un libro che va bene dalle elementari all’Università. Come la maglietta della Roma. E’ quello che significa Francesco Totti. Non c’è bisogno da aggiungere tanto.