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Totti e il 20o anno. Traguardi e rivincite «Non sono ancora passato di moda»

(La Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – «Alto, biondo, occhi azzurri: la ricetta perfetta!». Tutti presi a chiudere il caso dell’estate, c’eravamo persi l’ultimo spot Vodafone, in onda da qualche giorno, forse il...

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - «Alto, biondo, occhi azzurri: la ricetta perfetta!». Tutti presi a chiudere il caso dell'estate, c'eravamo persi l'ultimo spot Vodafone, in onda da qualche giorno, forse il più esilarante della serie: «Totti e il gran cucchiaio», con il capitano romanista tra spaghetti aglio, olio e peperoncino, porchetta e sushi.

Ce lo ha ricordato lui, ieri mattina, con un altro cucchiaio, uno dei suoi. Il gesto tecnico in cui più si riconosce — irriverente, folle, geniale —, quasi un marchio di fabbrica. La notizia non è tanto che l'abbia fatto, in allenamento, ma a chi: quella pertica di Maarten Stekelenburg, 197 centimetri di altezza, avete presente? Beffato come, undici anni fa, il suo mentore Van Der Sar. Allora l'Europa imparava a conoscere il «talento di Porta Metronia», oggi sul cucchiaio non ci sono tratti di opacità e per Totti non è ancora tempo di dedicarsi ai fornelli, è sempre in campo, è sempre sulla breccia.

Evergreen / 1 «Allora non sono ancora passato di moda...». Questa frase (con ghigno dei suoi) l'ha consegnata agli amici passando in rassegna gli attestati di stima piovuti nelle ultime ore. Borini: «È impressionante». Borriello: «Vale il Pallone d'oro». Kjaer: «Deve giocare sempre». Pjanic: «Con lui migliorerò tantissimo». Più che il contenuto, è stata la provenienza di questi messaggi a far sorridere Totti: ma non erano intimiditi i suoi compagni, soprattutto i nuovi? Non era diventato imbarazzante per loro? Possibile che sia stato il post sul sito — «Stringiamoci intorno al nuovo allenatore e alla nuova società — ha scritto Totti —, uniti per la Roma» — a rasserenarli, sbloccarli, sciogliergli la lingua? Fatto sta che adesso, chi per convenienza chi per convinzione, sono tutti con Totti.

Evergreen / 2 E Totti, come al solito, per tutti. Dal giorno dell'esordio, 28 marzo 1993, sono diciotto anni e mezzo di calcio, da domani venti campionati consecutivi in Serie A, unico dei calciatori in attività a poter vantare tanta longevità, membro di un club esclusivo dove lo aspettano Maldini (25 campionati), Rivera e Ferrara (21), Albertosi, Vierchowod, Peruzzi e Costacurta (20).

Goleador Elisir di lunga vita e garanzia di tanti gol, ancora. Ne ha già segnati 207 in Serie A, quinto cannoniere di sempre. «Con me ne farai trenta», gli ha giurato Luis Enrique. Arriverebbe a 237, scavalcando Meazza, Altafini (216) e Nordahl (225). Con altri due anni di contratto, potrebbe quasi puntare ai 274 gol di Piola. Il Cagliari sa bene di cosa stiamo parlando, avendogliene rifilati 14, una delle vittime preferite di Totti. Al centro... Basta dire del progetto, non ci crede più nessuno, nemmeno lui. Però al centro dell'attacco sì, magari un po' arretrato, una volta era un ruolo nobile: centravanti di manovra. A Totti non piace molto, dovrà faticare di più per restare nei paraggi della porta. Ma se i suoi compagni, oltre a parlarne bene, correranno pure per lui, alla fine potrebbe anche divertirsi. E vincere qualcosa, hai visto mai.