rassegna stampa roma

Totti è di nuovo allarme

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Un colpo alla caviglia e scatta un nuovo allarme. Che potrebbe rientrare presto, ma che comunque terrà in ansia un po’ tutti almeno fino all’allenamento di oggi pomeriggio.

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Un colpo alla caviglia e scatta un nuovo allarme. Che potrebbe rientrare presto, ma che comunque terrà in ansia un po’ tutti almeno fino all’allenamento di oggi pomeriggio.

E’ accaduto proprio nelle ultime battute della seduta d’allenamento di ieri: un’entrata normale da parte di Leandro Greco, un banale scontro di gioco, e l’impatto con la caviglia di Francesco Totti, la stessa che gli aveva impedito di esserci venerdì scorso al Friuli. La seduta è terminata pochi istanti dopo e tutti hanno lasciato il campo. Compreso il capitano, nuovamente dolorante. Eppure non dovrebbe essere nulla di grave. Non abbastanza, comunque, da impedirgli di tornare in campo a Firenze. Non può essere diversamente. Una cosa che sembrava scontata dopo lo stop in vista di Udine e alla luce del suo regolare rientro in gruppo di questi giorni. Scontata oltre che necessaria, perché davanti ora è emergenza. Con Borini fuori e Borriello praticamente anche (per loro anche ieri solo lavoro differenziato) e con Osvaldo out per motivi disciplinari, per le tre maglie in attacco restano solo tre uomini: Bojan, Lamela e, appunto, Totti. Che indispensabile lo è anche quando c’è tutta la rosa a disposizione, tanto più adesso. Oggi dunque si verificheranno le sue condizioni e si vedrà se davvero quel colpo non ha prodotto conseguenze significative. Se così sarà, potrà cominciare il rodaggio di quello che è un tridente atipico, un tridente leggero, nel quale con ogni probabilità Francesco e Bojan sarebbero le punte e Lamela il trequartista, anche se i tre per caratteristiche sembrano perfetti per scambiarsi in continuazione di ruolo.

Tre uomini per tre maglie, non sembrerebbero esserci alternative. Se non una, quella di Pjanic sulla trequarti e uno dei tre a cominciare dalla panchina. Una soluzione possibile, ma non probabile visto che Miralem a Udine in quella posizione non ha reso al meglio, mentre il centrocampo ha patito la sua assenza. Dunque, a Firenze si potrebbe tornare “all’antico” a un trio lì nel mezzo che contro il Lecce aveva straconvinto. De Rossi-Gago-Pjanic, una linea fantastica, entusiasmante, classe e muscoli, tecnica e cattiveria. Una cattiveria da gestire, però. Perché Gago e Pjanic sono diffidati e, in caso di un altro cartellino giallo, salterebbero la sfida casalinga contro la Juve. Non è così per De Rossi, che ieri è stato provato anche al centro della difesa. Ma c’è da immaginare che si sia trattato solo di un esperimento per farsi trovare preparati in caso di una emergenza anche dietro, dove mancheranno Burdisso e Kjaer e dove restano solo in tre a disposizione: Heinze, Juan e Cassetti. Dubbi anche sugli esterni, perché a destra Rosi non è ancora rientrato in gruppo e dunque è quasi impossibile che recuperi in tempo per domenica. Due le alternative per sostituirlo: Perrotta, che è il favorito, e Taddei. Ma Rodrigo, che a Udine non ha demeritato, potrebbe anche trovare spazio sul lato opposto, al posto di Josè Angel che appare giù di forma e, soprattutto, di convinzione. Alla partita con la Fiorentina manca ancora tanto, ci sono altri cinque allenamenti, quello di oggi potrebbe già aiutare a togliere qualche dubbio. Uno su tutti: quello sul ritorno di Francesco Totti.