rassegna stampa roma

Totti cerca maglia

(Il Messaggero – M.Ferretti) Francesco Totti si allena, segna e dà spettacolo, recitano le cronache da Trigoria. Muso lungo? Macchè. L’esatto contrario, e ci sono foto, riprese tv e tifosi arrampicati sul muro del Bernardini a confermarlo.

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) Francesco Totti si allena, segna e dà spettacolo, recitano le cronache da Trigoria. Muso lungo? Macchè. L’esatto contrario, e ci sono foto, riprese tv e tifosi arrampicati sul muro del Bernardini a confermarlo.

Il capitano corre, suda, scherza e parla fitto fitto con Luis Enrique (il disgelo tra i due è ormai cosa vecchia) e si prepara per la partita contro il Cagliari con la speranza che l’asturiano si convinca a farlo giocare.

Ha capito che prima di domenica non riuscirà a incontrare Franco Baldini, che ha fatto sapere di presentarsi a Roma solo tra qualche settimana, e (per ora) ci ha messo una pietra sopra.

Ieri, prima dell’allenamento, Francesco ha fatto una lunga chiacchierata con Walter Sabatini (iniziativa del ds), che - però - nessuno ha voluto confermare probabilmente per non amplificare il caso. Un chiarimento dopo la conferenza-stampa dell’altro giorno? Impossibile non pensarlo.

Di certo, adesso al capitano interessa conquistare una maglia, come stanno facendo i suoi compagni. Totti uguale, tutti uguali, no? A proposito, l’interrogativo più gettonato (a livello tecnico) in queste ore è il seguente: quale sarà l’attacco della Roma domenica contro il Cagliari?

Si può fare qualsiasi tipo di previsione ma tutto dipenderà da Luis Enrique. Anzi, dalla valutazione che il tecnico spagnolo darà, sabato, al lavoro svolto dalla squadra. Dire che questo o quello saranno sicuramente titolari, perciò, è eccessivo o azzardato: se mai, si possono cominciare a fare alcuni ragionamenti sulla base di quanto accaduto nelle due partite ufficiali giocate finora dalla Roma. In entrambi i casi, ad esempio, Bojan è stato titolare e lo stesso discorso vale per il giovane Caprari: questo vuol dire che i due lo saranno anche contro il Cagliari? Possibile. Probabile? Lo sa solo Luis. Mai titolare, invece, è stato Borriello, che la Roma non è riuscita a vendere. Vederlo in campo domenica prossima sarebbe una grossa sorpresa, ma l’allenatore spagnolo ha dimostrato di non aver paura di sorprendere critica e tifosi. Osvaldo in occasione del doppio confronto con lo Slovan Bratislava non era a disposizione, ma lo sarà domenica. Il suo esordio con la maglia della Roma è molto probabile, resta da capire se da titolare o da subentrato. Okaka in Europa League ha giocato gli stessi minuti di Totti, partendo titolare in Slovacchia, e questo vuol dire che Luis crede molto nelle sue qualità, ma il giovane che merita (meriterebbe) maggiormente una maglia contro il Cagliari appare Caprari, l’unico attaccante ad aver tirato verso la porta avversaria sia a Bratislava che all’Olimpico. Borini deve ancora presentarsi a Trigoria, lo farà entro giovedì: complicato ipotizzare un suo impiego. E Lamela ha ancora una caviglia gonfia così (ieri era in panchina, per seguire il lavoro dei compagni).

Totti? Nessuno è sicuro del posto, gioca chi lo merita: se il capitano avrà dimostrato di meritare di giocare, Luis non ci penserà due volte prima di mandarlo in campo. Durante l’allenamento, ieri il tecnico ha mischiato molto le carte alternando dalla stessa parte Totti, Osvaldo, Borriello (poco...) e Bojan (Caprari assente).

C’è un dato, intanto, che va sottolineato. L’attacco della Roma è il più giovane del campionato. Considerando otto attaccanti (Totti, Borriello, Osvaldo, Okaka, Bojan, Lamela, Borini e Caprari) la media è 23,5 anni. Un dato che sale a 23,625 se consideriamo l’anno solare, con Totti che compirà 35 anni a fine mese. I campioni d’Italia in carica del Milan, nonostante l’acquisto di El Shaarawy, classe 1992, sono a quota 27,5 anni. Poco meglio (26,8) l’Inter di Zarate e Castaignos che per rimpiazzare Eto’o ha scelto il 32enne Forlan. Fanno peggio Juventus (31), Napoli (29,2) e la Lazio di Klose-Cisse che sfiora in media i 30. Le uniche società ad avvicinarsi alla media di Trigoria sono la Fiorentina, con 24 anni, seguita dall’attacco del Bologna.