(Il Romanista - P.Bruni) - Gli alibi sono finiti e la stagione, ormai, volge al termine. Se la sconfitta con lo Shakhtar è arrivata in modo netto e prevedibile, già domenica servirà un’altra Roma per poter continuare a sognare la zona Champions.
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Totti c’è, il dubbio è Cassetti
(Il Romanista – P.Bruni) – Gli alibi sono finiti e la stagione, ormai, volge al termine. Se la sconfitta con lo Shakhtar è arrivata in modo netto e prevedibile, già domenica servirà un’altra Roma per poter continuare a sognare la...
Una squadra all’altezza del proprio nome e spoglia di quegli atteggiamenti visti in Ucraina. Con la Lazio, oltre a mettere in campo il cuore e la tecnica, ci sarà bisogno di usare la testa. Dall’inizio della stagione, i giallorossi possono vantare su un primato assolutamente poco ammirevole: ben otto espulsioni, suddivise fra Burdisso, Mexes, Julio Sergio, De Rossi e Totti. Decisamente troppe per ambire a raggiungere traguardi importanti. L’imperativo è voltare pagina. Ieri, a Trigoria, alla ripresa degli allenamenti, Montella ha curato con una certa insistenza l’aspetto mentale del gruppo, un fattore fondamentale quanto la scelta degli uomini da mandare in campo nel derby. Si vedrà una squadra leggermente diversa da quella della Donbass Arena. Sarà un undici affidato alle sapienti cure di Francesco Totti che ieri non si è allenato per un leggero indurimento al polpaccio. Niente di serio, niente che gli possa togliere il derby. Il capitano, infatti, tornerà a guidare l’attacco al posto di Borriello dopo aver scontato la giornata di squalifica col Lecce e scaldato la panchina dello stadio di Donetsk. Nelle precedenti quattro sfide contro i biancocelesti, il numero 10 è stato protagonista solo nella prima, quella vinta all’andata dello scorso campionato con il gol di Cassetti.
Nelle ultime due (compresa quella di coppa Italia), invece, aveva dovuto alzare bandiera bianca e vedersele in televisione. Dietro a Totti, nella consueta batteria di trequartisti, dovrebbe esserci spazio per Vucinic sulla sinistra, Taddei dalla parte opposta e Perrotta nell’ormai abituale ruolo di incursore centrale. Scelte per certi versi obbligate vista l’indisponibilità di Brighi, fermato per un turno dal giudice sportivo, e il non eccezionale stato di forma di Menez. Nonostante il francese nelle ultime due stracittadine abbia dimostrato tutto il suo valore, il tecnico non sembra intenzionato a modificare i precari equilibri della squadra e rischiarlo assieme al compagno montenegrino. Qualche metro più indietro, Pizarro a fare da regista e, al fianco, De Rossi. In difesa tutto ruota intorno alle condizioni di Cassetti: l’esterno destro si è infortunato venerdì scorso in Salento e in questi giorni ha svolto lavoro specifico per una leggera infiammazione tendinea al pube. Ieri non si è visto in campo ed è rimasto a svolgere un po’ di fisioterapia in palestra. Non dovrebbero esserci dubbi sulla sua presenza, tuttavia già oggi pomeriggio si potrà fare un punto più approfondito sulla situazione. A sinistra, al contrario, pare quasi certo l’impiego di Riise, anche se Castellini non parte completamente battuto. Tra i centrali non è da escludere un ballottaggio fra Juan e Nico Burdisso, ma l’espulsione di Mexes con lo Shakhtar potrebbe rimescolare le carte e far propendere l’ago della bilancia verso altre scelte.
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