rassegna stampa roma

Totti a caccia del goal perduto

(Il Messaggero – M. Ferretti) – In compagnia di Vito Scala, il suo preparatore atletico, e Silio Musa, il suo fisioterapista di fiducia, Francesco Totti ieri mattina si è allenato per oltre un’ora al Bernardini.

Redazione

(Il Messaggero - M. Ferretti) - In compagnia di Vito Scala, il suo preparatore atletico, e Silio Musa, il suo fisioterapista di fiducia, Francesco Totti ieri mattina si è allenato per oltre un’ora al Bernardini.

Il capitano, nonostante il (secondo) giorno di riposo concesso da Luis Enrique alla squadra, si è presentato al campo per recuperare prima possibile la condizione dopo l’infortunio patito lo scorso primo ottobre contro l’Atalanta.

 

È guarito, Francesco, il problema alla coscia (e al nervo sciatico) è superato, ora si tratta di tornare in forma per mettersi di nuovo a disposizione dell’allenatore: la settimana scorsa ha fatto i gradoni, ha ricominciato a scattare, ha calciato in porta. Tutto ok, per ora. Ieri Francesco è stato a Villa Stuart dove si è sottoposto a una risonanza magnetica che ha dato i risultati sperati, cioè infortunio superato: oggi verrà visitato dai medici giallorossi e quindi verrà concordato un piano di lavoro per i prossimi giorni.

L’intenzione di Totti è quella di aumentare gradualmente il carico di lavoro per potersi unire in via definitiva al gruppo a partire dalla prossima settimana. Sotto questo aspetto, la sosta gioca a suo favore: alla partita contro il Lecce del suo amico di Francesco mancano ancora molti giorni, quindi c’è la possibilità di programmare le cose per benino. In attesa di rivederlo, cominciano ad intensificarsi le chiacchiere legate al ruolo che Totti ricoprirà in campo. Perchè durante la sua assenza sono accadute parecchie cose sotto il profilo tattico: Pjanic, ad esempio, ha dimostrato di poter giocare alla grande da trequartista e anche Lamela in quella posizione ha fatto bene. Luis, a questo punto, si trova ad avere tre opzioni di qualità per il ruolo di rifinitore. E, per questo, si comincia a ipotizzare un impiego di Totti da attaccante e non più da trequartista: una soluzione plausibile, anche se prima dell’infortunio Luis lo aveva sempre impiegato da rifinitore. Con una sola, minima eccezione: nella partita dell’Olimpico contro lo Slovan, Totti - prima della sostituzione con Okaka - venne spostato dal centro sulla destra al posto di Caprari per far spazio centralmente al giovanissimo Verre. Altri tempi, altra Roma e anche altro Luis.

Possibile, dunque, vedere Lamela più Totti e Osvaldo, magari con Pjanic nel ruolo di intermedio? Possibile sì, probabile forse un po’ meno, almeno in questo periodo: la sensazione è che Lamela, in attesa di completare il suo processo di formazione e di inserimento nella Roma e nel calcio italiano, rappresenti l’alternativa a Totti. Una controprova, però, non esiste dato che quando il capitano stava bene e giocava, Erik non era ancora pronto a scendere in campo. La partita di Novara, intanto, ha dimostrato che Lamela rende al meglio se impiegato dietro le punte e non da punta, e questa potrebbe essere un’indicazione importante per sciogliere il dolce rebus tattico. Di sicuro, Totti ha voglia di far gol: non segna in campionato dallo scorso 22 maggio, Roma-Sampdoria 3-1, e il gol gli manca. È fermo da quasi sei mesi a quota 207 e smania, perchè non è abituato ad un digiuno così lungo. Ma dare per scontato che contro il Lecce sarà in campo dal primo minuto è - conoscendo Luis - un po’ azzardato: Francesco vuole recuperare il tempo e le occasioni perdute, oggi comincia la sua ennesima rincorsa per un posto in squadra. Sembra incredibile, eppure è proprio così.