(Gazzetta dello Sport) Totti e quattro nipoti in arrivo: Bojan Krkic, 20 anni. Loic Nego, 20. Jose Angel, 21. Erik Lamela, 19. Lo faranno sentire vecchio? «Mi chiameranno zio Francesco» . Totti e il nuovo allenatore, quasi coetaneo: Luis Enrique,
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Totti 20 e lode. Il giallorosso sempreverde. Ventesimo campionato in A
(Gazzetta dello Sport) Totti e quattro nipoti in arrivo: Bojan Krkic, 20 anni. Loic Nego, 20. Jose Angel, 21. Erik Lamela, 19. Lo faranno sentire vecchio? «Mi chiameranno zio Francesco» . Totti e il nuovo allenatore, quasi coetaneo: Luis Enrique,
ama di ironman, cresciuto alla scuola del Barça, promette di servire un cocktail esplosivo di Rocca e Zeman. Totti non si spaventa, anzi: se il modello, oltretutto, è il Barcellona di Guardiola, lui che ha piedi aggraziati dovrebbe cavarsela, no? Totti e la Roma, inseparabili: stanno insieme dal 1989, lei lo prese che era ancora un ragazzino, puntano alle nozze d’argento, le festeggeranno nel 2014, quando gli scadrà il contratto. Totti e il campionato: il prossimo sarà il ventesimo. Eh già, come dice Vasco, dopo tutto questo tempo, dopo tutta questa vita insieme, Francesco Totti è ancora qua.
Benvenuto nel clubVenti campionati in Serie A, consecutivi si intende. Tanta roba, eh. Chi altro c’è in circolazione con la stessa anzianità di servizio? Nessuno. Chi altro c’è stato prima di lui? Pochi, pochissimi, un’elite del calcio: Maldini è arrivato a 25 campionati, Rivera e Ferrara a 21, Albertosi, Vierchowod, Peruzzi, Costacurta a 20, come Totti. Quando arriverà al capolinea, li scavalcherà tutti, tranne Maldini, irraggiungibile. A meno che... E se proseguisse la corsa? Se festeggiasse 40 anni sul campo?
Un’alice Nel 2014, come si dice da queste parti, beato chi c’avrà un occ h i o . Quindi, a dispetto della longevità, conviene vivere alla giornata, anche perché l’età non si può proprio ignorare, a settembre saranno 35, e hai voglia a dire che non li dimostra o non li sente. Ha imparato a gestirli, diciamo così. Li tratta con rispetto, senza abusarne. Sotto questo aspetto, l’ultima stagione gli è scivolata addosso senza lasciare tracce: nemmeno un infortunio, giusto qualche acciacco, di quelli che colpiscono pure i ventenni. È sembrato ringiovanito, e magro come un’alice. Finché c’è la salute c’è tutto, giusto? E infatti negli ultimi mesi della stagione sono arrivati tacchi, assist, cucchiai, gol in abbondanza. Avanti il prossimo Totti e i gol, è un capitolo a parte, per forza. Nello scorso campionato ne ha segnati 15. Ovviamente è stato il miglior marcatore stagionale della Roma. Ma sono passati alla storia perché gli hanno consentito di superare due barriere che voi umani... La prima: il muro dei 200, come un ottomila per un alpinista. La seconda: il record di Roberto Baggio (205), un simbolo. Il conto totale da cui ripartirà il 28 agosto dice 207 gol: tanti da consentirgli di puntare almeno ai 216 di Josè Altafini. Eppure— è notizia di questi giorni— Luis Enrique vuole un grande centravanti, lo sta chiedendo con una certa insistenza a Walter Sabatini. Il quale, con più realismo, spera di trattenere Mirko Vucinic e spendere tutti quei soldi per rinforzare un altro reparto. E Totti che dice? Niente, aspetta. Del resto, ha già vinto il duello con Marco Borriello, non uno scarso (e poi chi l’ha detto che non possono giocare insieme?).
L’ultima sfida Infine, Totti mari e monti. Perché il mare gli piace: Formentera, Bahamas, Sabaudia sono state le tappe delle sue ferie. I monti lo aspettano, per l’ennesimo ritiro. Totti non vede l’ora, anche se sembra proprio che dovrà rinunciare al fisioterapista Vincenzo Buzzi, escluso dalla prima squadra per far posto ad un collega delle giovanili. L’appello del capitano e la stima di tanti suoi colleghi non hanno intenerito la nuova Roma, almeno fino a ieri sera. Ma Totti non si arrende.
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