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Tolleranza zero contro la violenza

(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Il retroscena lo ha raccontato la scorsa settimana Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di UniCredit.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Il retroscena lo ha raccontato la scorsa settimana Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di UniCredit.

«Ad un certo punto della trattativa gli imprenditori statunitensi si sono detti un po’ preoccupati per la violenza nel nostro calcio. D’altronde il loro obiettivo è riportare le famiglie allo stadio e quindi stanno già studiando soluzioni» . Vero. Ed il piano si chiamerà in un solo modo: tolleranza zero.

Steward privati Nella concezione dello sport Usa la violenza non si sposa con gli affari e perciò deve essere bandita. Per questo il progetto prevede uno studio per affidare la gestione degli eventi sportivi ad una vigilanza privata che affianchi le forze dell’ordine. Si tratterà di personale qualificato, ben retribuito e con margini d’intervento ampli, soprattutto se verrà convertito in legge al più presto la norma in discussione in Parlamento, che equipara gli steward a pubblici ufficiali. Ovvio che uno stadio sereno— all’interno e nelle immediate vicinanze (per il business fa lo stesso) — consentirà di approdare all’idea della costruzione del nuovo impianto senza barriere divisorie tra pubblico e terreno di gioco. Proprio come accade nei migliori stadi d’Europa.