(Gazzetta dello Sport - M.Calabresi) Toccata e fuga. Quello di Luis Enrique a Roma è stato un blitz in piena regola, che ha lasciato stupiti i dirigenti, in primis Walter Sabatini, che ha saputo della presenza del nuovo allenatore dei giallorossi in città soltanto nella mattinata di ieri, mentre in Rete già iniziavano a diffondersi foto e indiscrezioni.
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Toh c'è Luis. Blitz nella capitale per carcare casa e scuola ai figli
(Gazzetta dello Sport – M.Calabresi) Toccata e fuga. Quello di Luis Enrique a Roma è stato un blitz in piena regola, che ha lasciato stupiti i dirigenti, in primis Walter Sabatini, che ha saputo della presenza del nuovo allenatore dei...
IN INCOGNITO Luis Enrique, nella Capitale con la moglie e due dei tre figli, non ha avvertito nessuno, non si è fatto venire a prendere all’aeroporto, non è andato a Trigoria né incontrato nessuno della società. Non serviva questo colpo da teatro per inquadrare il personaggio ma il fatto che, dopo aver studiato anche i muri di Trigoria nel giorno del suo approdo, abbia pianificato in anticipo la vita romana della sua famiglia anche fuori dal campo, lascia intendere due cose: o Luis Enrique è un meticoloso, a tal punto da non lasciare nulla al caso, o tra qualche giorno sa che ci sarà talmente tanto da lavorare con e per la sua nuova squadra che non ci sarà nemmeno il tempo per pensare a casa e scuola. E allora è meglio risolvere subito queste situazioni comunque delicate. Su consiglio di De La Peña la zona individuata è l’Olgiata, molto distante dal centro tecnico di Trigoria
CONSIGLIERE Una sola notte prenotata all’Hotel degli Aranci, ai Parioli, a due passi da casa di Ranieri (DiBenedetto, nel suo primo soggiorno romano, aveva scelto l’Aldrovandi), e una mattinata spesa all’Olgiata, a scegliere la villa per la famiglia e la scuola per i figli, prima di tornarsene in Spagna a godersi gli ultimi giorni di ferie: sarà di nuovo a Roma alla vigilia del raduno, fissato per il 13 luglio, a due giorni dalla partenza per il ritiro di Riscone di Brunico. A consigliargli la zona dove mettere le tende, è stato Ivan De la Peña, che di Luis Enrique sarà il braccio destro: nella sua prima e breve esperienza romana, De La Peña (così come fanno ancora molti giocatori della Lazio) aveva scelto l’Olgiata per la vicinanza con il centro sportivo di Formello, un po’ come i giocatori della Roma fanno con l’Axa o Casal Palocco, a poche centinaia di metri da Trigoria.
SCUOLA DA FILM L’istituto che Luis Enrique e la moglie hanno visitato e dove hanno intenzione di iscrivere i figli è la St. George’s British International School, e già dal nome si capisce che assomiglia più al set di un film di Harry Potter che a una scuola italiana. Immersa nel verde, con un enorme giardino all’ingresso, la biblioteca sembra la hall di un albergo a cinque stelle, e ci sono piscine, campi da calcio, calcetto (con una Football Academy), tennis e basket, oltre a una tensostruttura per gli sport al coperto. Insomma una scuola made in England. Sicuro, Luis? Se Formello è dietro l’angolo, l’Olgiata e Trigoria distano circa 40 chilometri, una Maratona. C’è da attraversare la Cassia prima di incolonnarsi nel Grande Raccordo Anulare e percorrerlo per metà, roba che nelle ore di punta si rischia di passarci mezza giornata.
I navigatori satellitari parlano di un tempo di percorrenza stimabile in circa 40-45 minuti: non calcolano il traffico di Roma, che Luis Enrique probabilmente nemmeno si immagina. Dovesse imbattersi in qualche tifoso laziale a caccia di autografi, poi, apriti cielo. Ma De La Peña glielo avrà spiegato?
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